Nuovo scontro Ruotolo-CasaPound. Lui lascia dibattito, Di Stefano: “Cerca voti”

Pubblicato il 21 Febbraio 2013 - 13:45| Aggiornato il 22 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Noi siamo antifascisti”, ha detto Sandro Ruotolo lasciando il dibattito al TgR della Rai. “Cerchi voti”, ha replicato Simone Di Stefano. Un nuovo scontro tra il candidato alla Regione Lazio di Rivoluzione civile e quello di CasaPound. Scontro che arriva dopo l‘irruzione dei militanti di CasaPound con fumogeni e insulti al comizio di Ruotolo a Civita Castellana lo scorso 11 febbraio. Solo “una goliardata”, così la definì Di Stefano, arrivata dopo il rifiuto di Ruotolo di stringere la mano al candidato di CasaPound in occasione del primo dibattito alla Rai.

Abbandonando lo studio del TgR Rai, Ruotolo ha detto: “Per noi la costituzione è sacra e il nostro partito si basa sul principio fondamentale della costituzione che è l’antifascismo”. Mentre si allontanava nei corridoi della Rai, a chi gli ricordava che in studio c’erano altri 10 candidati, ha risposto. ”Ho chiesto scusa ai cittadini e alle cittadine del Lazio, ma per me la coerenza è tutto. E’ il valore dell’antifascismo. Ma soprattutto loro sono dei fascisti che minacciano la democrazia”.

La replica di Di Stefano non si è fatta attendere: “Nessuno stigmatizza questi atteggiamenti, qualcuno pensa ancora che uccidere un fascista non sia un reato o che i nostri comizi possano essere assaltati con le immagini di un piccone come negli anni ’70. L’atteggiamento del signor Ruotolo è fatto solo per rubare voti a qualcuno”.