Roma, topo nel bancone della gastronomia: supermercato paga il ricatto ma VIDEO online lo stesso

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 27 Maggio 2021 - 09:03 OLTRE 6 MESI FA
Roma, topo nel bancone della gastronomia: supermercato paga il riscatto ma VIDEO online lo stesso

Roma, topo nel bancone della gastronomia: supermercato paga il riscatto ma VIDEO online lo stesso (Foto da video)

Un topo nel bancone della gastronomia in un supermercato a Roma. Esatto, non sul bancone, ma nel bancone, in mezzo agli alimenti. Anzi, sopra alcuni alimenti. Il video è stato girato da alcuni clienti e da un paio di giorni è diventato virale (come si dice in questi casi).

Solo che la storia che c’è dietro al video racconta altro. Quel video, girato in una tavola calda di Viale Angelico (rione Prati), non doveva essere pubblicato. I proprietari della gastronomia avevano pagato perché rimanesse clandestino. Invece ormai lo hanno visto tutti.

Roma, topo nel bancone della gastronomia di Viale Angelico

Il video è stato pubblicato, per primo sulla pagina Instagram di Welcome to Favelas. Una pagina nota (in origine su Facebook) per riprendere e rilanciare notizie, foto e video che mostrano degrado. Soprattutto a Roma (ma non solo).

Chi riprende è in attesa davanti al bancone. I gestori stanno infatti servendo altri clienti, che salutano e se ne vanno. Ma il nostro cameraman non può non essere attratto da quello che vede nel bancone. E dice: “E ora che si fa? Andiamo via… Ma com’è possibile?”. Ma dall’altra parte del bancone, un signore con il camice bianco spiega tranquillo: “E vabbè, questo è entrato con la pioggia”.

Il supermercato paga il ricatto ma il video del topo va online lo stesso

Repubblica ci racconta che in realtà la storia è ancora più complessa. Il video sarebbe stato girato un paio di mesi fa. I proprietari l’avrebbero visto e avrebbero pagato una certa somma (che non sappiamo) perché non finisse online. Promessa non mantenuta, visto che ormai lo hanno visto in tanti, tantissimi.

E che la gastronomia è riconoscibile (specie per chi la frequenta abitualmente). Il proprietario ha spiegato a Repubblica: “Poi ho chiuso e igienizzato, disinfettato e disinfestato. Non voglio giustificarmi, ma una cosa così in settant’anni che siamo lì non era mai successa: qui comunque siamo invasi dai topi”.