Rutelli discute dall’Annunziata: “Basta, non mi rompete più le p…e”

Pubblicato il 18 Marzo 2012 - 15:57 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –  ”Mo’ basta. Non mi rompete le palle…”. Esplode Francesco Rutelli, da settimane investito dalla bufera del caso del tesoriere della Margherita Luigi Lusi. E volano scintille con la giornalista Lucia Annunziata, che a ‘In mezz’ora’ lo incalza sui presunti finanziamenti che, come scritto da ‘L’Espresso’, sarebbero andati alla sua fondazione.

”C’è qualcosa che ho preso io? No, neanche un centesimo. Ho chiarito, le ho risposto. E mi faccia anche dire: mo’ basta”, sbotta Rutelli. ”No mo’ basta, è venuto qua…. Che cosa c’è di male nel fatto che lei riceve questi soldi?”, replica Annunziata.

”Non li ricevo! Continua a dirlo? – si spazientisce il leader dell’Api – Li do. Li do. Ma lei ancora insiste? Non li ricevo, li do, l’ho querelato, vuol farsi querelare anche lei?”. ”E sì, dai…” replica la giornalista.

”Ma lei mi ascolta o segue la sua scaletta e ripete le domande che aveva programmato? Devo essere ‘elogiato’ perché mi sono occupato dei temi dell’ambiente? Ho finanziato, io, personalmente, di tasca mia e ancora mi rompete le palle? E basta”, aggiunge sempre più irritato Rutelli. ”Avevo bisogno che lei ripetesse queste cose”, dice serafica la conduttrice della trasmissione.

”Per andare a dormire tranquilla questa notte? Va bè  ho fatto una buona azione”, risponde Rutelli. ”Senta Rutelli, anch’io faccio un mestiere che ha una certa funzione pubblica, ogni tanto – ribatte perentoria Annunziata – anche a noi giornalisti dateci la capacità…”. ”Ho risposto l’altro giorno per due ore e mezza”, la interrompe l’ex sindaco di Roma.

”Ha risposto a una conferenza stampa, siamo in un’altra situazione – replica la giornalista – Non mi tratti come una deficiente per favore”. ”Non mi permetterei mai”, assicura Rutelli. ”E, no. Come deficiente mi trattano moltissime persone, a cominciare da Sabina Guzzanti, quindi sono abituata a questa cosa”, chiude il discorso Annunziata.

Nel corso della trasmissione, a proposito del “caso Lusi”, Francesco Rutelli spiega: “Ho fatto politica per 30 anni e ho un patrimonio minore di quando ho iniziato. Da questa vicenda – afferma Rutelli – arriveremo alla giustizia e al recupero di tutti i soldi rubati. E quei soldi li restituiremo ai cittadini”.

In particolare, il leader dell’Api dice di voler aprire nella villa acquistata da Luigi Lusi con i soldi della Margherita a Genzano ”una casa famiglia per accogliere i bambini”. E di volerla chiamare ”magari ‘villa Margherita’, perché ci occupiamo delle persone che soffrono e non di quelle che rubano”.

Per decidere come impiegare a favore dei cittadini i soldi della Margherita, quando saranno recuperati, Rutelli annuncia: ”Nei prossimi giorni diro’ come raccoglieremo le idee dei cittadini. E cosi’ restituiremo l’onore alla storia della Margherita, che non puo’ essere sporcata da un ladro”.

Secondo Rutelli, da parte dell’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi è in atto ”un tentativo di intimidazione” nei confronti degli ex colleghi di partito, un ”tentativo cui si presta anche una parte della stampa”.

”Una parte della stampa che oggi vuole fare un attacco alla politica dicendo che è tutta uguale, ha il vantaggio di usare persino un ladro per riuscirci”. A Lucia Annunziata che gli domanda se ci si debba adesso aspettare che Lusi faccia altri nomi di politici finanziati dalla Margherita, dopo quello ad esempio di Matteo Renzi, Rutelli risponde: ”Quei nomi sono nomi di persone per bene chiamate in causa nell’ultimo tentativo di questo criminale di mettere da parte un po’ di soldi. Le persone per bene non hanno nulla da temere, tantomeno da parte di un ladro”.

”Se ci fossero degli atti illeciti che potessero essere denunciati nei confronti di esponenti politici, sarebbe un elemento di verità, se invece si tratta soltanto della prosecuzione della sua azione criminale, come è, la cosa ricadrà sulla sua testa”, aggiunge. ”Il problema adesso è la regolazione del controllo del finanziamento ai partiti”, conclude Rutelli. ‘

Rutelli risponde alla domanda di Lucia Annunziata su sue eventuali dimissioni nel caso in cui venisse dimostrato che la sua fondazione ha dato all’Api i soldi provenienti dalla Margherita: “Se avessi detto cose false, sarei una persona disonesta, ma ho detto cose vere”.

”Quanti – aggiunge Rutelli – dovrebbero dimettersi in un Paese dove tanti giornalisti scrivono fregnacce e poi passa tutto in cavalleria? In un momento di antipolitica questo può funzionare, ma alla fine l’onesta’ vince e da questa storia dolorosissima ne usciremo a testa alta”. ”Questa è una vicenda terribile – ribadisce Rutelli – Lusi ha approfittato della nostra fiducia piena per rubare. Ci fidavamo perché era uno scout, si presentava come un uomo austero e severo. Era un magistrato, ma ha preso in giro tutti. Ha fregato tutti noi con condotte di reato complesse e sempre più sofisticate”.

”Ci ha fregato. Siamo furenti perche’ la nostra buona fede è stata tradita”, aggiunge il leader dell’Api. ”Lusi ne risponderà fino in fondo”. Rutelli spiega anche di essere ”ancora presidente della Margherita per ragioni di continuità amministrativa”, perché ”fino a tre mesi fa sono arrivati i rimborsi elettorali”. Ma spiega che resterà presidente ”fino a giugno”, quando avverrà lo scioglimento del partito .