Roma, Osvaldo si presenta: idee chiare, grande personalità e quel numero 9…

Pubblicato il 30 Agosto 2011 - 00:13 OLTRE 6 MESI FA

Osvaldo (Foto LaPresse)

Roma – Tornare in Italia per prendersi una rivincita e dimostrare che quanto di buon fatto in Spagna non e’ il frutto del caso ma della sua crescita calcistica. Sguardo accattivante e sorriso sulle labbra, si presenta cosi’ Daniel Pablo Osvaldo nella sua prima conferenza ufficiale da giocatore della Roma durante la quale ha assicurato tutti sul suo carattere ed ha aperto ad una coabitazione in attacco con Francesco Totti. ”Sono convinto che faro’ bene, avevo voglia di tornare in Italia per avere una rivincita. Voglio far bene – le prime parole dell’italo-argentino proveniente dall’Espanyol – e ho scelto la Roma perche’ e’ una grande squadra”.

Osvaldo ha assicurato di sentirsi un attaccante centrale, nonostante Zeman a Lecce lo preferisse laterale, e di poter giocare anche insieme Totti: ”Al centro dell’attacco c’e’ Totti? possiamo giocare anche insieme, dovete chiedere al tecnico. Io ho voglia di giocare, sono venuto qui per questo. In Spagna mi sono trovato bene fin dall’inizio e sono cresciuto. Io gioco come punta centrale anche se e’ vero che Zeman mi utilizzava come esterno”. L’ex giocatore di Lecce, Bologna e Fiorentina interviene sul caso Totti dopo l’uscita in Europa League: ”sono scelte che fa l’allenatore e non mi riguardano. Per me sara’ un onore giocare con lui e condividere lo spogliatoio.

Spero di condividere anche il campo. Il mio carattere? Ho un carattere forte, non mi piace litigare ma vincere, su di me ci sono idee sbagliate. Quando uno e’ giovane fa degli errori. Penso che sono cresciuto soprattutto come persona caratterialmente e poi dopo come giocatore quando hai continuita’ cresci dentro al campo. Mi sento piu’ maturo e questo e’ l’importante”.     Osvaldo e’ stato da molti accostato all’ex romanista Batistuta per il gesto della mitraglia fatto dopo i suoi gol, proprio come faceva un tempo il connazionale. ”Se mi rifaccio a Batistuta? e’ stato sempre il mio idolo, non so se gli somiglio, spero di fare almeno la meta’ di quello che ha fatto lui. Qui ha fatto benissimo”. E poi spiega i motivi che l’hanno visto non decollare in Serie A. ”a Firenze entravo gli ultimi dieci minuti, se mi avessero dato piu’ continuita’ avrei fatto meglio.

Il problema e’ che giocavo poco. Il problema e’ avere continuita’, cosa che ho avuto in Spagna dove sono riuscito a giocare bene”. Promesse particolari? ”Spero mi ricordino per aver fatto piu’ di venti gol. Maglia azzurra? non ci penso, queste cose arrivano da sole se devono arrivare. Penso solo a fare bene qui a Roma”. Osvaldo vestira’ la maglia numero 9 che Vucinic ha lasciato libera per andare alla Juventus: ”mi piace il numero 9. Mirko e’ andato via, era libero e l’ho scelto. Non c’e’ niente di speciale, il numero della maglia conta poco. Conta quello che faro’ dentro al campo”.     A dare il benvenuto a Osvaldo per la societa’ l’amministratore delegato Claudio Fenucci che conosce l’italo-argentino dai tempi di Lecce: ”lui e’ l’attaccante della Roma del presente e del futuro. E’ stata una trattativa un po’ lunga, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Spero che la Roma diventi la squadra della sua definitiva affermazione”.