VIDEO YouTube: Pussy Riot con “I can’t breathe”, brano ispirato morte Eric Garner

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Febbraio 2015 - 13:42 OLTRE 6 MESI FA
Pussy Riot con "I can't breathe", brano ispirato morte Eric Garner

Pussy Riot con “I can’t breathe”, brano ispirato morte Eric Garner

NEW YORK – Il collettivo femminista delle Pussy Riot canta la sua prima canzone in inglese. Le giovani punk russe finite in carcere in Russia nel 2012 per aver  cantato una preghiera anti-Putin nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, hanno pubblicato “I can’t breathe”, brano ispirato dalla morte di Eric Garner per mano della polizia di New York avvenuta il 17 luglio del 2014 (“I can’t breathe”, “non riesco a respirare”, è la frase pronunciata da Garner mentre un poliziotto lo teneva bloccato con una presa al collo).

La canzone è dedicata “a tutti quelli che muoiono a causa della violenza della polizia, ai prigionieri politici e a quelli che per le strade combattono perché le cose cambino”. Il brano è stato registrato a New York da due delle Pussy Riot, Nadya Tolokonnikova e Masha Alyokhina, con Nick Zinner degli Yeah Yeah Yeahs e Andrew Wyatt dei Miike Snow.

Oltre a loro ha contribuito anche Richard Hell, protagonista leggendario del punk newyorchese che ha militato nei Neon Boys, Television, Heartbreakers e nei Voidoids. Hell, nel brano pronuncia le ultime drammatiche frasi, le stesse dette da Garner prima di morire. Il video girato in Russia è angoscioso e mostra le due Pussy Riot che vengono sepolte vive. Da notare anche che all’inizio si vede sulla scena del seppellimento un pacchetto di sigarette, un’allusione all’attività di vendita di sigarette di contrabbando esercitata da Eric Garner.

Nadya e Masha nel video indossano uniformi da Omoh, un corpo speciale costituito da ex soldati dell’esercito e da veterani della guerra fra Russia e Afghanistan, creato per prevenire eventuali attacchi terroristici durante le Olimpiadi di Mosca del 1980 e poi impiegato per combattere il crimine organizzato e il terrorismo.