Berlusconi da Maurizio Costanzo: “Putin amico vero. M5S incapaci”
Pubblicato il 3 Novembre 2017 - 10:43 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – “Il mio più grande amico? Putin. M5S? Sono incapaci e non hanno mai lavorato”. Silvio Berlusconi ne ha per tutti nella sua intervista a Maurizio Costanzo andata in onda giovedì 2 novembre. Dalla famiglia alla politica, dal Milan all’amicizia con Vladimir Putin: il leader di Forza Italia, nonostante il tempo che passa, sostiene di avere ancora molto da dare, a partire dalle elezioni in Sicilia.
“Alle regionali in Sicilia possiamo vincere”, commenta Berlusconi che poi attacca M5S: “I nostri principali avversari sono i Cinque Stelle, ma una loro vittoria sarebbe un disastro: basta guardare ciò che combinano nelle città che stanno amministrando, sono incapaci senza arte né parte. Prima di entrare in Parlamento, la maggior parte dei deputati e senatori M5S non avevano mai fatto una dichiarazione dei redditi, questo perché non avevano mai lavorato in vita loro”.
Le origini e l’amico Putin.
“Sono un bambino della guerra ma ho avuto la fortuna di avere dei genitori meravigliosi”. Berlusconi si commuove quando parla dei genitori: “Mio padre mi diede tutti i suoi risparmi per permettermi di iniziare la carriera da imprenditore, mia mamma, Rosa, mi ha sempre appoggiato, anche ai tempi della discesa in campo”.
“Quella che mi lega a Putin è un’amicizia sincera, vera”, racconta Berlusconi. “Lo considero il più grande leader mondiale, una garanzia per la pace. Insieme possiamo ancora fare molto a livello politico, anche perché stiamo rivivendo l’angoscia della Guerra Fredda, con potenze nucleari che si minacciano a vicenda”.
La famiglia, il Milan e i giudici.
“L’amore è un sentimento sincero – dice Berlusconi – che provo per chi lo merita: i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti la mia compagna. Francesca è una persona bella dentro e fuori e sono molto fortunato ad avere una famiglia così. Ai tempi in cui si vociferava dell’ingresso di mia figlia Marina ne parlammo, ma per negarlo categoricamente. Non voglio che i miei figli subiscano gli attacchi che sono toccati a me per motivi politici”.
Quando gli si parla dei successi con il Milan, Berlusconi torna a commuoversi: “Fu mio padre a trasmettermi l’amore per questa squadra, portarla nell’Olimpo del calcio è stato uno dei miei più grandi successi. Oggi non vado più allo stadio, lo seguo in tv e soffro molto“.
Silvio Berlusconi prosegue poi ribadendo ciò che ha affermato in tutti questi anni sui giudici: “Ho subìto e continuo a subire una vera e propria oppressione giudiziaria per via della mia attività politica, resto convinto che questa magistratura vada radicalmente cambiata”.