C’era l’acqua alta, Mose non attivo. Venezia allagata dopo che qualcuno ha sbagliato le previsioni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Dicembre 2020 - 09:02 OLTRE 6 MESI FA
Acqua alta c'è, il Mose no. Venezia finisce allagata dopo che qualcuno ha sbagliato le previsioni

Acqua alta c’è, il Mose no. Venezia finisce allagata dopo che qualcuno ha sbagliato le previsioni (Foto ansa)

A Venezia c’è l’acqua alta, ma il Mose (costato miliardi) non è attivo e così la città si allaga. Sbagliate le previsioni meteo. Venezia finisce sotto 138 centimetri di acqua. E’ bastata una rapida evoluzione in negativo delle condizioni meteo, con forti venti di scirocco e il mare non in grado di ricevere la spinta della laguna, per buttare letteralmente al vento le performance delle paratoie.

Ironia della sorte, quando ha smesso di piovere, ovvero la notte, il Mose è poi tornato ad alzarsi, sulla base di un livello di massima ipotizzato per l’alba di 125-130 centimetri.

Ad ammettere che qualcosa non ha funzionato è stata per prima Cinzia Zincone, a capo del Provveditorato alle opere pubbliche del Nordest. “Siamo in una fase sperimentale del Mose, nella quale si alza quando c’è una previsione di 130 centimetri. L’allerta viene data 48 ore prima per permettere non solo di emettere le ordinanze per la navigazione ma anche per convocare le squadre operative”.

Mose non attivo, previsioni sbagliate e Venezia sotto l’acqua?

Dietro alla levata della lunga linea gialla a riparare la laguna c’è un lavoro preparatorio che non può essere improvvisato, anche nella fase di esercizio provvisorio che durerà per tutto il prossimo anno. “Nonostante a Venezia si parli di ‘strucare el boton’ (pigiare il bottone), in realtà l’operazione – aggiunge Zincone – nasce con molto anticipo e va preparata”.

Poi è stato sindaco Luigi Brugnaro, a spiegare cosa non ha funzionato. “Avevamo una previsione di massima di marea di 125 centimetri, ma in mare il vento è cresciuto molto, ha avuto una forza straordinaria, non prevista – racconta – . E’ montato dalla Croazia e ha fatto uno scirocco molto forte, in concomitanza con le piene dei fiumi Tagliamento e Piave. Tutto questo ha aumentato il livello lungo la costa”.

“Bisognerà mettere probabilmente il sistema in preallarme – suggerisce il sindaco dopo il caso del Mose non attivo – anche ad un livello più basso”. Certo è che la città è ripiombata in un incubo che pareva archiviato, sommersa dalla marea ma soprattutto dalle polemiche. Mentre la Basilica di San Marco subiva l’assalto dell’acqua salata che ha allagato il nartece insinuandosi anche nelle prime cappelle, i commercianti si mettevano le mani nei capelli per i danni dei loro locali. (Fonte Ansa).