Ritrova un libretto del ’47: c’erano 7mila lire, ora è milionario

Pubblicato il 7 Luglio 2011 - 13:47 OLTRE 6 MESI FA

AGRIGENTO, 7 LUG – Ha ritrovato, per caso, durante i lavori di ristrutturazione di una vecchia casa nel centro storico di Agrigento, un libretto bancario che risale al 1947. Un libretto dove, a quel tempo, vennero depositate 7 mila lire e che oggi vale, fra interessi, rivalutazione monetaria e della capitalizzazione, circa un milione e 600 mila euro.

A raccontare la storia di Giuseppe Provenzano, 71 anni, è l’avvocato Marco Angelozzi. ”Il libretto bancario – racconta il legale – era stato smarrito e, soltanto nei giorni scorsi, è stato ritrovato. Provenzano ha deciso di richiedere quella somma, tramite il nostro studio legale che si occupa del recupero delle somme dei libretti bancari ‘antichi’, tramite una class-action, della Banca d’Italia e del Ministero delle Finanze – che subentrano, a garanzia, nei rapporti di credito degli istituti bancari”.

Il padre di Provenzano, alto ufficiale dell’Esercito italiano, nel 1947, gli fece un libretto pupillare: il figlio avrebbe potuto disporre dei soldi soltanto quando al raggiungimento della maggiore età.

”Il nostro assistito – spiega il legale – non sapeva nemmeno dell’esistenza del libretto su cui era stato depositato il frutto di una vita di sacrifici e risparmi. Il titolo però purtroppo, passando gli anni, è stato smarrito per poi essere ritrovato nel cassetto di una vecchia credenza della casa paterna, nel centro storico di Agrigento, fra vecchie foto e francobolli”.

La scoperta è stata fatta perché nell’abitazione rimasta chiusa per decenni sono stati avviati lavori di ristrutturazione. ”Adesso, dopo 64 anni di giacenza in banca – aggiunge il legale – quel libretto è milionario. Intanto faremo una lettera di diffida per far corrispondere quei soldi al nostro cliente alla Banca d’Italia e se avremo, come crediamo, risposte evasive o che parlano di prescrizione, il nostro cliente aderirà alla class action”.

”L’azione – spiega – è proponibile, allegando la documentazione necessaria, al tribunale di residenza anche senza l’assistenza di un avvocato”.