Agropoli (Salerno). Sequestrato wine bar per schiamazzi e troppi decibel: commercianti e clienti protestano solidali al titolare

Pubblicato il 16 Agosto 2010 - 11:53 OLTRE 6 MESI FA

Sigilli ad un wine bar alla vigilia di ferragosto ed esplode la protesta. Al centro della vicenda, uno dei più esclusivi locali della movida agropolese, a pochi passi dall’antica porta medievale della cittadina cilentana, in via Patella, ad Agropoli (Salerno). Il locale ‘Certe Notti’ è stato infatti sequestrato su disposizione del Tribunale di Vallo della Lucania in seguito ai rilievi fonometrici effettuati a luglio dall’Arpac.

Troppi decibel e schiamazzi notturni, secondo il tribunale vallese, che ne ha ordinato la chiusura. E così, intorno all’ora di pranzo del 14 agosto scorso, i carabinieri della stazione di Agropoli hanno posto i sigilli al wine bar. Un sequestro che non è passato inosservato, specie per la coincidenza con l’antivigilia di ferragosto, tanto da spingere i commercianti di Via Patella ad una clamorosa forma di protesta.

Nel giro di poche ore, infatti, sulle vetrine dei negozi sono comparsi volantini con quali si esprimeva solidarietà nei confronti del titolare del wine bar. E alla rabbia dei commercianti si è presto unita quella dei frequentatori del locale, che nella notte tra il 14 e il 15 agosto hanno protestato a modo loro: datisi appuntamento in via Patella hanno espresso il proprio disappunto a colpi di fischietti, trombette e vuvuzelas. Un ”concerto” spontaneo stroncato solo dall’arrivo di una pattuglia dei vigili urbani. E l’episodio si è ripetuto la notte scorsa. Il ‘Certe Notti’ era stato sequestrato già lo scorso anno per gli stessi motivi.

”Siamo ormai certi che dietro tutta questa storia vi sia un ‘manovratore’, sulla cui identità c’è più di un indizio. – ha commentato Vito Del Verme, marito della titolare del locale, Monica Dal Pozzo – I rilievi fonometrici dell’Arpac erano stati effettuati il 10 luglio scorso; il magistrato ha ordinato il sequestro del locale il 14 agosto, in coincidenza con l’arrivo del grosso di turisti e vacanzieri. Casualità? Spero di si. Tra l’altro nel locale si ascolta solo jazz e blues, e a volume basso”. Intanto la titolare del locale ha annunciato di aver presentato ricorso.