Andrea Bizzotto, morto il papà che scrisse un libro per farsi conoscere dalla figlia

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Marzo 2019 - 06:49| Aggiornato il 5 Settembre 2019 OLTRE 6 MESI FA

Andrea Bizzotto

ROMA – Un libro per esorcizzare la malattia e per farsi conoscere dalla figlioletta con cui non potrà condividere che un breve tratto di strada: era questo il senso di “Storia di un maldestro in bicicletta” in cui Andrea Bizzotto, 33enne ingegnere di Cittadella, esprimeva tutta la sua voglia di vivere e raccontava la guerra contro un tumore raro, il sarcoma sinoviale.

Quella malattia ora lo ha portato via: “Biz”, come era soprannominato, si è spento nella notte tra il 28 febbraio e il 1 marzo, poche ore dopo la presentazione del suo libro in Emilia. “Questo libro rappresenta una piccola parte di quello che sono ed ero. Spero che un giorno lo leggerai per imparare a filtrare il buono dal meno buono”, aveva scritto nella dedica alla figlia Giulia Grace, nata nel 2016 al rientro da un periodo in Germania dove Bizzotto aveva incontrato la donna che poi ha sposato, Maria Brandt.

Quando Giulia Grace è venuta alla luce, Bizzotto era già alle prese con la chemioterapia e l’anno scorso i medici gli avevano dato pochi mesi di vita. Per questo il giovane ingegnere industriale aveva deciso di raccontarsi con un libro (“Non sono uno scrittore, ma nemmeno un analfabeta”, è la premessa che chiude l’introduzione). “Andrea se n’è andato questa notte ma noi tutti sappiamo che la bicicletta non si ferma”, ha scritto l’amica Rebecca Frasson, autrice della prefazione, “lui ha pedalato così tanto e ora tocca a noi. Ciao Biz. E’ stato un onore. E’ stato folle. E’ stato bellissimo”.

Tra i messaggi di cordoglio quello del presidente del Consiglio regionale del veneto, Roberto Ciambetti, che aveva ospitato una delle presentazioni del libro, a Venezia: “La sua parabola umana, il suo coraggio, non lasciarono indifferenti quanti parteciparono a quell’incontro autenticamente commovente”, ha ricordato.

Fonte: Agi