Antonello Venditti batte Rai per un servizio denigratorio: aveva diritto all’oblio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Marzo 2018 - 13:19 OLTRE 6 MESI FA
Antonello Venditti in Cassazione batte Rai per un servizio de La vita in diretta denigratorio: aveva diritto all'oblio

Antonello Venditti batte Rai per un servizio denigratorio: aveva diritto all’oblio (foto Ansa)

ROMA – Antonello Venditti vince la causa contro la Rai in Cassazione.

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Il cantautore romano aveva citato in giudizio la tv pubblica per un servizio de La vita in diretta considerato denigratorio nei suoi confronti (Venditti veniva apostrofato come uno dei personaggi più antipatici del mondo dello spettacolo). Ma secondo la Consulta la Rai doveva rispettare il diritto all’oblio invocato da Venditti.

Spiega Clarida Salvatori sul Corriere della Sera:

Ma ecco come è andata. Era il 12 dicembre del 2000 quando, all’uscita di un ristorante dove era andato a cena con alcuni amici, Antonello Venditti veniva fermato da una troupe della trasmissione «La vita in diretta» di Rai1, per un’intervista. Il cantautore romano, infastidito, rispondeva in modo secco e perentorio, rifiutandosi di rilasciare dichiarazioni. Il girato viene comunque mandato in onda dalla trasmissione della rete ammiraglia della tv pubblica, con un commento sarcastico del giornalista: «Chissà perché è così nervoso? Ma a Natale non si dovrebbe essere più buoni?».

Il punto però è un altro. A distanza di cinque anni, il 27 aprile del 2005, il servizio viene riproposto agli spettatori all’interno di una «classifica dei personaggi più antipatici e scorbutici del mondo dello spettacolo». Classifica in cui a Venditti veniva assegnato il secondo posto. Stavolta poi il commento era ancora più ficcante: «E chissà, forse Antonello Venditti non è più abituato alle luci della ribalta. Del resto, ormai è molto tempo che non lo illuminano più».