ROMA – Riempire le bombole del gas del benzinaio per poter risparmiare, ma mettendosi una pericolosa bomba in casa. Negli ultimi anni gli incidenti per esplosioni di bombole di Gpl sono stati 124, ma il numero di quelli mortali è aumentato. Il motivo è che le bombole vengono ricaricate ai distributori, con prezzi pari alla metà del gas per uso domestico, ma dove non è possibile controllare i livelli di gas immesso e quindi la sicurezza.
Angela Puchetti sul sito Business Insider scrive che fare il pieno dal benzinaio è sicuramente un risparmio, ma anche un grave pericolo. Massimiliano Sassi, ingegnere esperto di sicurezza e consulente dei Vigili del Fuoco, spiega:
“Siamo in presenza di un mercato sommerso della ricarica di bombole che utilizza modalità di ricariche assolutamente vietate usando attrezzature artigianali. Per lucrare, semplicemente si ricorre all’utilizzo di GPL dei distributori per autotrazione dove alcuni gestori senza scrupoli riempiono abusivamente bombole di gas contravvenendo sia a precise norme fiscali che di sicurezza. Infatti la procedura di riempimento utilizzata nei distributori non consente il controllo del livello di liquido immesso nella bombola”.
Nel caso delle automobili, infatti, la valvola di sicurezza di solito non è montata nel dispositivo di riempimento (la pompa), bensì nella bombola dell’autovettura. Nel caso, invece, di riempimento di bombole per uso domestico, la bombola non ha installata alcuna valvola di sicurezza che eviti di superare il limite dell’80 per cento di riempimento fissato per legge.
Tale valvola è prevista, invece, nelle attrezzature di chi deve riempire le bombole domestiche in modo tale da non superare il limite suddetto”.
Rispettare il limite di riempimento è importante perché in caso di riscaldamento, anche di pochi gradi, la pressione nella bombola diventa tale da causarne l’esplosione. Per difendersi, dunque, va prima di tutto evitato di riempire le bombole ai distributori:
“Comprare invece o ricaricare le bombole solo dagli esercenti autorizzati a riempire le bombole per uso domestico o destinate agli artigiani che utilizzano strumenti a fiamma (es. i saldatori) perché in questo caso la loro strumentazione garantisce il riempimento corretto della bombola. “Naturalmente sta anche all’utilizzatore della bombola usarla correttamente, evitando per esempio di stoccarla in posti troppo soleggiati o inadeguati (es. il balcone o in un cortile)”.
Inoltre, se beccati il riempimento della bombola dal benzinaio può costare caro:
“La legge punisce con sanzioni pecuniarie dai 5mila ai 10mila euro chi riempie bombole abusivamente e con pene dai 2mila ai 4mila euro gli utenti che ne abbiano autorizzato il riempimento, oltre che l’arresto da 6 mesi a 3 anni – spiega Sassi -. Il reato può essere accertato anche successivamente all’incidente, tramite perizie tecniche sui resti delle bombole esplose (questa ricerca si chiama semiotica delle bombole, ed è l’interpretazione dei segni lasciati durante lo scoppio e l’incendio)”.
Insomma, meglio sempre comprare la bombola da rivenditori autorizzati che risparmiare, ma rischiare la propria vita e quella dei propri cari mettendosi una bomba imprevedibile dentro casa.