Calcio scommesse, il pentito: "Ogni partita fruttava da 500 mila al milione"

Pubblicato il 19 Dicembre 2011 - 21:06 OLTRE 6 MESI FA

CREMONA, 19 DIC – La 'gola profonda' dell'inchiesta della Procura di Cremona che ha portato oggi ad altri 17 arresti, dopo i 16 del giugno scorso, nell'inchiesta sulle partite truccate e' Wilson Ray Perumal, cittadino di Singapore, arrestato in Finlandia nel febbraio scorso, con due calciatori africani di squadre finlandesi, sempre per aver manipolato eventi calcistici.

Perumal e' stato condannato ed e' in carcere. Il suo verbale d'interrogatorio, acquisito per rogatoria, e' confluito nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Guido Salvini: dal 1994 al 2011 ha spiegato di aver cercato in vari paesi calciatori e squadre di calcio che accettassero di truccare partite secondo le sue istruzioni. E' lo stesso Perumal a definire il gruppo a cui appartiene ''un'associazione a delinquere'' e il cui vertice era costituito da ''sei persone chiave'' ( gli azionisti o membri), provenienti da Singapore, Croazia, Bulgaria, Slovenia e Ungheria.

''L'attivita' – ha raccontato Perumal – era finanziata e diretta da Singapore e le scommesse illegali sui risultati delle partite truccate, trattate in Cina''. L'uomo ha spiegato che oggetto delle combine ''erano anzitutto le partite internazionali a livello mondiale''.

''Ogni partita – ha raccontato – fruttava un beneficio lordo tra 500.000 e 1.500.000 euro''. L'associazione aveva operato organizzando decine di partite in Europa, in Africa, in Oriente ed in America. Gli azionisti sfruttano ''dei subordinati destinati ad effettuare dei lavori pratici, quali, ad esempio, passare denaro contante, organizzare un evento calcistico, o prenotare viaggi e alberghi''. I membri dell'associazione ''devono dare istruzioni e spiegare agli arbitri ed ai giocatori come comportarsi e dare loro il denaro. Venivano ripartite tra i membri anche le spese di perdita, conseguenti ad errori''. ''In caso di tradimento o di un membro che ne approfitti – ha concluso Perumal – il traditore rischiava anche la morte''.