Carlo Lissi, la strage di Motta visconti e la “teoria esoterica” dell’ex M5s

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Giugno 2014 - 16:58 OLTRE 6 MESI FA
Carlo Lissi, la strage di Motta visconti e la "teoria esoterica" dell'ex M5s

Carlo Lissi, la strage di Motta visconti e la “teoria esoterica” dell’ex M5s

ROMA – Un omicidio tremendo. E anche tremendamente chiaro. Carlo Lissi ha ucciso sua moglie Cristina Omes e i suoi due figli: Giulia di 5 anni e Gabriele di appena 20 mesi. Lo ha fatto e lo ha confessato, spiegando che la sua famiglia era diventata una “gabbia” e un “impaccio” perché lui era innamorato (e non corrisposto) di un’altra donna, una sua collega.

Atroce, ma chiaro. Non per tutti però. Anche nel terribile omicidio di Motta Visconti, infatti, non mancano sul web teorie alternative più o meno deliranti. Una è quella di tal Paolo Franceschetti che a caldo analizza i fatti e conclude: delitto esoterico. E quando la realtà non combacia con la teoria, invece di cambiare teoria, piega la realtà.

Il post di Paolo Franceschetti è stato condiviso su Facebook anche da un senatore. Si tratta di Bartolomeo Pepe, ex Movimento 5 Stelle, passato ora nel gruppo misto. Contro i fatti e la confessione  Pepe fa sua una teoria che parte dal cognome della vittima, Omes, anagramma di Mose. E quindi della vicenda di Venezia. A Venezia rimanda anche il luogo dell’omicidio, Motta Visconti, come il Visconti di Morte a Venezia. Tanto basta, per qualcuno, a ipotizzare la pista esoterica.

Il post di Paolo Franceschetti:

Ci risiamo. Ennesimo omicidio, una strage in cui perdono la vita due bambini piccoli e una mamma. Se per valutare un omicidio occorre guardare gli indizi, cominciando dal nome della mamma (Cristina Omes, anagramma della vicenda Mose che si svolg a Venezia) per finire al nome del paese (Motta Visconti, come quel Visconti che fece Morte a Venezia) alla data, ecc. qui siamo sicuri che non si valuterà alcun indizio ma, prima o poi, incastreranno il padre oppure un pazzo isolato che magari confesserà; nonostante l’arma del delitto sia scomparsa, nonostante mancherà il movente, nonostante tutto.
Come nel caso di Rosa Della Corte, di Gabriele Aral, e tanti altri casi, non si incastrerà il colpevole ma solo colui che appare l’indiziato più probabile, evitando accuratamente altre piste che invece, a chi mastica un po’ di esoterismo, appaiono evidenti a vista d’occhio.
Ora, dopo anni, capisco per quale motivo quando ho iniziato a capire questa storia degli omicidi rituali di matrice esoterica, molti esoteristi mi dicevano “lascia perdere, è inutile…ti vai a cacciare in un guaio, quando la gente non è pronta a capire e al massimo ottieni di farti prendere per pazzo”.
Provo pietà per il poveraccio che ci andrà inevitabilmente di mezzo, sapendo che non si può far nulla per fermare questo orrore che, in ultima analisi dipende più dalla stupidità della gente che dai veri assassini.