Pastore siciliano pretende rapporti dopo il lavoro. Cassazione: se il marito puzza è stupro

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Luglio 2018 - 13:55 OLTRE 6 MESI FA
Pastore siciliano pretende rapporti dopo il lavoro. Cassazione: se il marito puzza è stupro

Pastore siciliano pretende rapporti dopo il lavoro. Cassazione: se il marito puzza è stupro

ROMA – Bene fa la moglie che manda in bianco il marito puzzolente. Lo ha stabilito la Cassazione con ben due sentenze (n. 30364/2011 e n. 980/2014). E se il marito che non si lava costringe la consorte a soddisfare i propri desideri sessuali rischia pure una condanna per stupro. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]

L’ultimo caso approdato in Cassazione è quello di un pastore siciliano che era solito, al rientro dal pascolo, pretendere rapporti con la moglie, senza però passare dalla doccia. Gli ermellini, chiamati a chiarire se il rifiuto di rapporti sessuali si possa giustificare per mere ragioni di olezzo, hanno dato ragione alla donna.

L’uomo che in primo grado era stato condannato a 9 anni, si era visto ridurre in appello la pena a due anni, perché la moglie “pur essendo contraria […] finiva poi per accettarli volontariamente”. Ma la Cassazione ha invece ritenuto che il cattivo odore può ben considerarsi motivo valido a legittimare il rifiuto di rapporti intimi. La Suprema Corte ha anche chiarito che la circostanza che la moglie avesse manifestato di essere d’accordo a fare sesso con il proprio partner se solo quest’ultimo avesse provveduto a lavarsi, non può far venir meno la violenza. Se il partner insiste, sentenziano i supremi giudici, dovrà rispondere di violenza sessuale, reato, previsto dall’art articolo 609 bis c.p. che punisce con la reclusione da cinque a dieci anni.

Spetterà ora alla Corte di Appello di Catania rivedere la propria sentenza, uniformandosi al principio stabilito dagli ermellini. Mariti dunque avvisati, l’igiene è fondamentale: specie col caldo estivo che può favorire l’acuirsi del problema