Contromano in autostrada per 40 km, poi lo blocca la Stradale. Aveva un’ascia e un coltello

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Gennaio 2021 - 20:15| Aggiornato il 13 Gennaio 2021 OLTRE 6 MESI FA
Contromano in autostrada per 40 km, poi lo blocca la Stradale. Aveva un'ascia un coltello

Contromano in autostrada per 40 km, poi lo blocca la Stradale. Aveva un’ascia e un coltello (foto Ansa)

Contromano in autostrada per 40 km, prima che lo bloccasse la Stradale. Nell’auto dell’uomo sono stati trovati un’ascia e un coltello.

La corsa contromano in autostrada del 34enne di Vicenza, con cittadinanza americana, è avvenuta da Rioveggio fino alle porte di Firenze.

Contromano in autostrada per 40 km, uomo semina il terrore prima di essere fermato dalla Stradale

Un 34enne nato a Vicenza e con cittadinanza americana è stato fermato con grande fatica dalla Stradale dopo un inseguimento contromano in autostrada per ben 40 km.

Come riporta La Nazione nella sua edizione online, è stato risolutore l’intervento delle pattuglie della Polizia Stradale che sono state costrette anche ad esplodere dei colpi di pistola intimidatori verso le ruote della vettura in fuga.

L’inseguimento è avvenuto dalla tarda mattinata fino all’ora di pranzo. Poi le pattuglie sono riuscite a circondare la vettura che a quel punta è stata costretta a fermarsi.

All’interno della vettura si trovava un uomo di 34 anni che di professione fa il marmista. Come prosegue La Nazione, nell’auto dell’uomo sono stati trovati un’ascia e un coltello. Non solo, nell’abitacolo c’era anche una roncola. 

Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo si è rifiutato di rispondere alle domande degli agenti. Si è solamente limitato a dire: “Parlerò con il mio avvocato, parlerò con il mio avvocato…”.

L’uomo non era ubriaco ma non  è da escludere che fosse sotto gli effetti di non meglio precisate sostanze.

L’uomo non era da solo, insieme a lui c’era un cane bianco di piccola taglia.

Come conclude La Nazione, il cane è rimasto in compagnia dell’uomo nella cella di sicurezza. Il processo per direttissima è in programma mercoledì 13 gennaio.

E’ accusato di resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere (fonte La Nazione).