Coronavirus e scuola a distanza: come funziona Google Classroom, è gratis

di Daniela Lauria
Pubblicato il 6 Marzo 2020 - 13:35 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus e scuola a distanza: come funziona Google Classroom, è gratis

Coronavirus e scuola a distanza: come funziona Google Classroom, è gratis (Foto archivio Ansa)

ROMA – Sono 8,5 milioni gli studenti delle scuole italiane e 1,7 gli universitari, lasciati a casa per l’emergenza coronavirus. Per loro l’anno scolastico 2020 sarà del tutto anomalo. La chiusura degli istituti nella zona rossa e la sospensione delle lezioni in tutta Italia fino al 15 marzo, potrebbero essere prolungate ulteriormente. Di qui la necessità di trovare soluzioni per recuperare il tempo perduto e pensare a un piano di emergenza. 

Tra le tante ipotesi in campo c’è sicuramente la scuola a distanza. Sono già tantissimi gli istituti che stanno provando a mandare avanti la didattica con videoconferenze e lezioni in modalità e-learning. Attraverso collegamenti video sul web, presidi e professori stanno organizzando le lezioni online: l’obiettivo è quello di portare avanti i programmi il più possibile, soprattutto per gli studenti di terza media e del quinto superiore che nei prossimi mesi dovranno affrontare gli esami di fine ciclo. Anche gli atenei cercano di assicurare ai propri studenti la possibilità di frequentare le lezioni a distanza, tramite le piattaforme di e-learning. E c’è chi discute la tesi di laurea via skype.

Ma come funziona esattamente? I professori comunicano con i propri alunni utilizzando piattaforme realizzate ad hoc, nelle scuole più attrezzate, ma ce ne sono anche molte adoperabili gratuitamente in rete. E’ il caso di Google Classroom. È un servizio gratuito dell’azienda di Mountian View e fa parte dei programmi presenti nella suite di Google: basta avere un account per poterlo utilizzare. Il funzionamento è molto semplice e adatto a qualsiasi tipo di scuola di ordine e grado: dalle elementari (dove è necessario il supporto di un genitore per aiutare il bambino a studiare online), fino all’Università. 

Tra i principali servizi ci sono tutti i programmi classici della suite per ufficio:  Google Documenti, Google Presentazioni e Google Fogli. Grazie a queste applicazioni gli insegnati possono caricare sul Google Drive condiviso con gli studenti, appunti scritti, dispense, presentazioni con le lezioni da studiare online ed esercizi da svolgere.

Come creare un corso: basta accedere con le proprie credenziali alla piattaforma, cliccare sull’icona “+” in alto a destra e scegliere la voce “Crea corso”. Quindi inserire “Nome del corso”, “Sezione”, “Materia” e la “Stanza”. Si creerà quindi un’aula virtuale nella quale l’insegnante potrà invitare tutti gli alunni della propria classe. 

Sulla bacheca del corso gli studenti trovano tutte le informazioni utili, possono entrare in contatto con gli altri compagni di classe e chiedere informazioni ai prof. Su Google Calendar si possono invece fissare le scadenze per la consegna dei compiti o il giorno delle verifiche. 

“L’insegnamento a distanza – spiega Maddalena Gissi, segretario Cisl Scuola – è una alternativa ma non può ovviamente sostituire la lezione né può essere imposto. Siamo contrari ad un uso enfatico di questo strumento”. Preoccupazione condivisa anche dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Abbiamo lavorato da subito ad un’accelerazione del programma di didattica a distanza. In mezzo a tante difficoltà – spiega – può rappresentare una grande opportunità. Ma la scuola è molto altro. La scuola è condivisione, è stare assieme. La scuola in classe è insostituibile. E deve tornare presto”.

A preoccupare di più sono ovviamente i maturandi. Per questo sono stati convocati i sindacati scuola al ministero per ragionare su esami, rafforzamento della didattica a distanza ma anche il reclutamento degli insegnanti in vista del prossimo anno scolastico. Tra le ipotesi in campo per la maturità ci sarebbe quella di eliminare la commissione esterna o almeno di riequilibrarla con più professori interni per venire incontro ai ragazzi.

Fonte: Ansa, Google