Identikit ricostruito dal Dna. Csi? No, Ris

Pubblicato il 23 Febbraio 2012 - 19:36 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Analizzando i campioni di Dna dalle scene del crimine sara' presto possibile ricostruire alcune caratteristiche fisionomiche dei sospetti, come il colore degli occhi e dei capelli anche da tracce minime. Lo ha anticipato il capitano Cesare Rapone dell'Arma dei Carabinieri del reparto investigazioni scientifica (Ris di Roma) in occasione di un incontro nella Capitale dedicato alle biotecnologie mediche all'Accademia Nazionale dei Lincei.

''Confidiamo che nel prossimo futuro – ha spiegato Rapone – sara' possibile determinare il fenotipo, ovvero alcuni caratteri fisionomici, analizzando il genotipo, la sequenza genetica''. Attraverso l'analisi del Dna rintracciato dai materiali biologici lasciati, ad esempio, sulla scena del crimine da un possibile sospetto, sara' quindi possibile risalire ad una sorta di identikit in grado di aiutarne l'identificazione. ''A breve sara' possibile, con una buona certezza, circa l'80%, definire se l'individuo ha i capelli rossi o gli occhi chiari – ha proseguito il capitano – per quanto riguarda gli altri caratteri rimangono ancora alcune incertezze ma le tecniche sono in continuo affinamento''.

Oltre a questi aspetti, Rapone ha spiegato che anche la sensibilita' degli esami sta facendo passi da gigante, tanto da permettere l'analisi anche di campioni composti da pochissime cellule, tracce praticamente invisibili; un grande progresso rispetto a pochi anni fa quando per estrarre il Dna dalle tracce di sangue erano necessari quantitativi importanti, diversi centimetri quadrati.