Immobile driver, tre testimoni perfetti e…sospetti. Avvistatrice Trevignano ne fa apparire 150

Il miracolo del semaforo di Prati, quando un Suv che andava piano, quasi fermo, spostò dai binari un tram di 18 tonnellate. Il caso Immobile driver ha tre testimoni. Perfetti e...sospetti. L'avvistatrice di madonnine chiama Vaticano e vanta testimoni 150.

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 20 Aprile 2023 - 09:30 OLTRE 6 MESI FA
immobile testimoni

Il Suv di Ciro Immobile dopo l’incidente FOTO ANSA

Uno dice testimone e dovrebbe rassicurare la parola stessa. Testimoni, quelli che “ho visto tutto, posso raccontare”. Chi e cosa di meglio di un testimone per sapere come è andata? Dell’incidente stradale con protagonisti il Suv di Ciro Immobile e il tram dell’Atac di testimoni se ne sono presentati tre. Testimoni perfetti. Già, perché di solito il ricordo e la ricostruzione di come è andata sono diversi, almeno un po’, per ciascuno di coloro che erano lì, che hanno visto con i loro occhi. Le testimonianze, anche se genuine e oculari, non combaciano mai perfettamente. Entra in gioco il lavoro della memoria, entra in gioco la mente del testimone che mai è sincronizzata con la mente dell’altro testimone.

Tranne in un caso, quando i testimoni si sono messi d’accordo tra loro su cosa ricordare. Ora si dà il caso, dicono i Vigili Urbani di Roma che li hanno ascoltati, che i tre testimoni del caso Immobile driver siano perfetti nel ricordare tutti le medesime circostanze. Perfetti, troppo perfetti. Tanto da risultare improbabili, tanto da risultare sospetti. A questo punto le cronache si interrompono e lasciano la suspence se si tratti di soccorso tifoso organizzato pro leader dell’attacco biancazzurro o soccorso organizzato di categoria pro autista Atac. Più probabile la prima che hai letto.

Avvistatrice di madonnine chiama Vaticano

L’avvistatrice di madonnine piangenti e sussurranti in quel di Trevignano (che i giornali continuano ad omaggiare del titolo di santona e che soprattutto continuano a consultare e compulsare come fonte di notizie) chiede ascolto ed accesso, ausilio ed udienza in Vaticano. Mica male come idea: pensate la pubblicità, anzi l’investitura che gliene verrebbe. Ecco i titoli, uno per tutti: Veggente racconta le apparizioni mariane. Chiedere udienza e ascolto, così fan tutti. Se non ti si filano, giustamente non ti si filano, fai la vittima. Del Sistema ovviamente. Se fanno la mossa di darti compassionevole ascolto, allora è marketing che cola per la tua attività, quale che sia. Avvistatrice di madonnine chiama Vaticano è una buona e a questo punto classica mossa di marketing.

Chiama vaticano e chiama a sostegno e soccorso ben 150 testimoni. Niente braccino corto per l’avvistatrice di madonnine, al contrario un malloppone di 150 testimoni. Testimoni questi non sospetti di essersi messi d’accordo prima su cosa e come raccontare. Quelli dell’avvistatrice di madonnine dovranno in fondo attestare di aver visto cose semplici e  consuete tipo statuine che piangono sangue e madre di Gesù che si presenta agli appuntamenti mensili. Niente di altrettanto miracoloso del miracolo del semaforo a Prati, quando un Suv a 50 all’ora, anche meno, spostò dai binari un tram di 18 tonnellate.

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