Incontinenza, farmaci rimborsati solo agli uomini. Ma le donne…

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Marzo 2017 - 13:48 OLTRE 6 MESI FA
Incontinenza, farmaci rimborsati solo agli uomini. Ma le donne...

Incontinenza, farmaci rimborsati solo agli uomini. Ma le donne…

ROMA – In caso di incontinenza il Servizio sanitario nazionale rimborsa i farmaci solo agli uomini. Eppure sono le donne che ne avrebbero più bisogno, visto che ne soffrono di più. Perché in tre casi su cinque l’incontinenza colpisce le donne, oltre che, in generale, le persone che hanno più di 75 anni.

Il problema in realtà si potrebbe affrontare e risolvere semplicemente con dei farmaci, ma, sottolinea La Stampa, il Servizio Sanitario Nazionale rimborsa infatti i pannoloni assorbenti, che non risolvono però il problema all’origine, mentre per quanto riguarda i medicinali la rimborsabilità si ha solo per i pazienti, e non per le pazienti.

Come ha spiegato alla Stampa Giuseppe Carrieri, direttore della clinica urologica e del centro trapianti di rene dell’Università di Foggia, “il fenomeno della non aderenza terapeutica è spiegato dalla convinzione che i pannoloni siano la cura dell’incontinenza. Invece esistono trattamenti chirurgici efficaci per le forme gravi e riabilitativi o farmacologici per quelle medie e lievi”.  Il problema è che spesso le donne interrompono le cure per i costi alti.

Gli urologi e ginecologi riconoscono tre forme di incontinenza: quella da urgenza (manca la capacità di tenere a bada la vescica dal momento dello stimolo al momento in cui si potrà urinare), quella da sforzo (tipica delle donne che hanno avuto più parti naturali, si verifica quando aumenta la pressione nell’addome a seguito di colpi di tosse, starnuti, risate improvvise) e quella mista. Dal riconoscimento della forma, dipende l’approccio terapeutico: farmacologico e riabilitativo nel primo caso o riabilitativo e chirurgico nel secondo caso.

C’è poi la questione dell’accesso ai farmaci: su cinque milioni di italiani che soffrono di questo disturbo, tre milioni sono donne. Ma per loro, appunto, i medicinali sono un costo che si aggiunge al disagio.