Italiana rivoluzionaria torre in Etiopia per trarre acqua da umidità atmosfera

Pubblicato il 6 Giugno 2015 - 12:09 OLTRE 6 MESI FA
La Warka Water nel villaggio etiopico

La Warka Water nel villaggio etiopico

ROMA – Una speciale rete per catturare l’umidità dell’atmosfera e trasformarla in acqua potabile, fino a 100 litri al giorno: si tratta di Warka Water, un progetto dell’italiano Arturo Vittori, il cui primo prototipo è stato installato in Etiopia, per dare da bere agli abitanti del villaggio di Dorze. All’inaugurazione di questa rivoluzionaria torre, ispirata alla natura e antiche pratiche e realizzata con la collaborazione degli abitanti, ha partecipato anche l’ambasciatore italiano Giuseppe Mistretta.

In molte regioni del mondo l’accesso all’acqua è un problema enorme, con ripercussioni sia sociali che economiche e spesso la creazione di pozzi per raggiungere le falde nel sottosuolo si rivela quasi impossibile. Per cercare di risolvere questo problema, Vittori e i suoi collaboratori hanno messo a punto il progetto Warka Water, delle ‘torri’ alte 10 metri formate da una struttura di bambù, una rete plastica per far condensare l’acqua presente nell’aria e un collettore per raccogliere l’acqua e eliminarne le impurità.

La realizzazione richiede la partecipazione di 6 persone in appena 4 giorni senza bisogno di energia elettrica o complessi strumenti, il tutto ad un costo inferiore ai 1000 euro. Uno degli obiettivi di Warka Water è di integrare anche le tecniche e gli strumenti locali di costruzione in modo di dare vita a una comunità di costruttori che possano costruire nuove torri e curarne la manutenzione. Dopo le prime fasi di test a Bomarzo, nel Lazio, e una raccolta fondi online, la prima Warka Water è stata ora installata nel villaggio di Dorze.