L’Aquila: class action contro imprenditori che ridevano la notte del terremoto

Pubblicato il 25 Febbraio 2010 - 12:04 OLTRE 6 MESI FA

Un’azione legale collettiva sarà avviata contro gli imprenditori che ridevano, la notte del 6 aprile 2009, subito dopo il drammatico terremoto in Abruzzo.

La sconcertante vicenda  è emersa dalle intercettazioni dell’inchiesta fiorentina sul G8 della Maddalena. La proposta arriva ancora una volta da Facebook, dalle quasi 70.000 persone che hanno finora aderito al gruppo “Quelli che a L’Aquila alle 3:32 non ridevano”, nato per protesta di fronte a quanto rivelato dalle intercettazioni.

Ora, tra le attività del gruppo viene promosso, tramite il social network, un intervento per chiedere la “class action” affinché, si legge nella nota di presentazione, ci si costituisca «parte civile per chiedere danni per l’uso improprio di risorse pubbliche» qualora «Francesco Maria Piscicelli (direttore tecnico dell’impresa Opere Pubbliche e Ambiente Spa), Angelo Balducci (presidente del consiglio dei lavori pubblici), Pierfrancesco Gagliardi (cognato di Piscicelli), che ridevano alle 3.32 del 6 aprile, e qualsiasi altra persona implicata nello scandalo della ricostruzione all’Aquila dovessero finire sotto processo».

Al documento hanno dato la loro adesione centinaia di persone che lo hanno sottoscritto con nome e cognome.