L’Aquila, medico in pensione uccide la moglie e i due figli e poi si toglie la vita. La strage è avvenuta giovedì

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Marzo 2023 - 16:13 OLTRE 6 MESI FA
A L'Aquila un medico uccide la moglie e i due figli e poi si toglie la vita, foto Ansa

(foto d’archivio Ansa)

A L’Aquila un medico da poco in pensione uccide la moglie e i due figli e poi si toglie la vita. E’ quanto scoperto nel pomeriggio di venerdì in una villetta a Tempera, alla periferia de L’Aquila. Secondo le prime informazioni, l’omicida sarebbe il medico aquilano Carlo Vicentini, primario di urologia all’ospedale di Teramo.

La strage sarebbe avvenuta almeno 24 ore fa.

A scoprire la tragedia sono stati alcuni amici e parenti che hanno deciso di cercare la famiglia nella villetta, che è stata aperta con una copia delle chiavi in possesso ad uno dei parenti. Al momento gli inquirenti stanno ascoltando le testimonianze dei vicini.

L’uomo avrebbe ucciso la moglie e due figli a colpi di pista e poi si è suicidato. Sul posto la Polizia e il magistrato di turno. Alla base della tragedia secondo quanto trapela dalle primissime indagini ci sarebbero le condizioni molto gravi di uno dei due figli. 

Il professionista, secondo le prime ricostruzioni, ha ucciso il figlio Massimo 43enne, disabile e attaccato ad un respiratore, la seconda figlia Alessandra, 36enne, e poi la moglie. E’ al vaglio il movente e le circostanze: non è ancora chiaro che si sia trattato di un raptus o di un gesto premeditato.

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“Siamo devastati. E’ una tragedia che non riusciamo a spiegarci: il professor Vicentini era un urologo molto bravo ed apprezzato oltre che un uomo gentile, sensibile e disponibile”. Così il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia ricorda il medico che oggi ha compiuto a Tempera la strage in famiglia.

“Era andato in pensione circa un mese fa, dopo aver fatto un grandissimo lavoro nella nostra azienda, nel reparto di urologia a gestione universitaria – continua il dg – al momento del pensionamento il reparto è tornato a gestione ospedaliera, ma ha continuato con il grande lavoro impostato da Vicentini che era medico ricercato da fuori Teramo e fuori regione”.

Le parole del fratello del medico

Risalirebbe a circa le 2 della notte tra mercoledì e giovedì l’ultimo accesso su WhatsApp del telefono della 36enne Alessandra Vicentini.

Al vaglio degli inquirenti tutti i telefonini. Nessuno dei vicini potrebbe indicare con certezza l’ora dell’omicidio suicidio. “Viviamo in una zona dove il rumore dei colpi può essere facilmente confuso – spiega un vicino nella villetta di fronte. Non abbiamo sentito nulla di particolare, pur notando che la casa del dottor Vicentini è rimasta chiusa per tutta la giornata di ieri”. Fuori dall’abitazione anche Giovanni Vicentini, fratello dell’urologo. “Mi aveva detto due giorni fa che con tutta la famiglia sarebbe andata al mare a Tortoreto (Teramo) – spiega – ieri ho provato a contattarlo senza ricevere risposta. Ho solo visto che le finestre erano abbassate e ho pensato fossero già partiti. Solo oggi, con delle chiavi secondarie sono andati ad aprire, rendendosi conto della tragedia”:

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