Maltempo, pioggia e grandine: agricoltori in ginocchio tra Lecce e Taranto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Giugno 2019 - 18:45 OLTRE 6 MESI FA
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Maltempo, pioggia e grandine: agricoltori in ginocchio tra Lecce e Taranto (foto da archivio)

LECCE – Le provincie di Taranto e Lecce risultano le più colpite dal maltempo delle ultime ore. Pioggia, infatti, anche nel pomeriggio di oggi 2 giugno. Lo segnala Coldiretti che sta monitorando la situazione nelle campagne. Nel leccese si registrano “bombe” d’acqua e grandinate che hanno interessato Monteroni, Galatina, Sternatia, Poggiardo, Surano, Ruffano, Parabita e Matino, con decine di segnalazioni degli agricoltori di gravi danni in campagna. Per Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce, “non hanno più tregua le produzioni agricole in campo: pomodori, patate, melanzane, ortive in generale, angurie e mini angurie pronte per essere raccolte che invece risultano falcidiate dal maltempo”.

“Le campagne – prosegue Cantele – sono state travolte dalla pazza primavera in un momento particolarmente delicato per l’agricoltura con le semine, le verdure in campo e le piante colpite mentre iniziavano a fare i primi frutti”. E in provincia di Taranto nelle ultime 24 ore il clima pazzo ha colpito ancora, con epicentro a Torricella e Maruggio e a Palagiano. Per Alfonso Cavallo, presidente Coldiretti Taranto, tutti gli ortaggi in campo sono a rischio, per non parlare degli effetti di queste ondate imprevedibili e violente hanno sugli agrumeti e i vigneti.

Secondo Coldiretti Puglia, “la straordinaria ondata di maltempo che imperversa da dal mese di aprile non ha risparmiato i campi pugliesi, dove sono stati colpiti, tra l’altro, vigneti, frutteti e campi di grano, compromettendo soprattutto la raccolta delle ciliegie, con la perdita fino al 60-70% della primizie Bigarreau e Giorgia”. Danni pesanti anche ad albicocche, uva e agli agrumi in fiore, mentre è un vero e proprio crack per le angurie – rileva ancora Coldiretti Puglia – con i campi allagati e le piantine andate distrutte e oltre alle angurie, sono andate in fumo le piantine dei meloni, gli ortaggi risultano in asfissia e marciti, sono gravi i danni ai vigneti  di uva da vino ed è ridotta ai minimi termini la produzione di miele. (fonte AGI)