Mancato allarme a L’Aquila e quindi “omicidio colposo” per Bertolaso? “Non ne so nulla”

Pubblicato il 7 Aprile 2010 - 15:18 OLTRE 6 MESI FA

I vertici della Protezione Civile sottovalutarono l’allarme dello sciame sismico a L’Aquila omettendo colpevolmente di allertare per tempo la popolazione? E’ il sospetto contenuto in una informativa giudiziaria riservata redatta dalla Polizia Giudiziaria e giunta sul tavolo del sostituto procuratore dell’Aquila Fabio Picuti. Guido Bertolaso potrebbe essere accusato, in concorso con altri, di omicidio colposo. Insomma vite umane stroncate dal terremoto ma anche vite che potevano essere salvate da un tempestivo allarme.

Rapporti scientifici, indagini dettagliate, interrogatori e perizie fornirebbero un quadro probatorio sufficiente a constatare la “grave negligenza” delle autorità preposte. Si doveva procedere, se non proprio all’evacuazione, perlomeno alla dichiarazione di “stato d’allerta”.

Il documento è giunto in Procura in concomitanza con l’anniversario del terremoto e in concomitanza con la visita di Bertolaso a L’Aquila. “Se mai esiste questa informativa, io non ne ho mai saputo nulla”  ha dichiarato il capo della Protezione Civile, impegnato nella difesa a spada tratta dell’operato suo e dei suoi uomini nei giorni del sisma.

In particolare viene presa in esame una riunione straordinaria tenuta dalla commissione grandi rischi della Protezione Civile il 31 marzo 2009 che si concluse senza prendere decisioni rispetto a quella che i magistrati definiscono “‘emergenza terremoto in atto già prima della tragedia”. Alla riunione parteciparono il vice capo della Protezione Civile Bernardo De Berardinis, il presidente vicario della “Commissione Grandi Rischi” della Protezione Civile Franco Barberi, il presidente dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia Enzo Boschi, il direttore dell’ufficio rischio sismico della Protezione Civile Mauro Dolce, il direttore del Centro Nazionale Terremoti Giulio Selvaggi e altri tre funzionari della Protezione Civile dell’ufficio gestioni emergenza e servizio comunicazione.

In una situazione analoga del 1985, anzi a posteriori molto meno drammatica, dopo una serie continuata di scosse in Garfagnana, fu decisa l’evacuazione della popolazione interessata dal rischio-terremoto. I magistrati, oltre alla consulenza di Abruzzo Ingenering ignorata dalla Protezione Civile, hanno acquisito agli atti il libro “L’Aquila 2009. La mia verità sul terremoto”. L’autore è Giampaolo Giuliani, il ricercatore che dal 2000 studia i terremoti partendo dall’assunto scientifico che in prossimità di forti sisma si registrano enormi incrementi di radon. Giuliani otto giorni prima del terremoto venne indagato per procurato allarme e diffidato altrimenti sarebbe stato arrestato.