L’ora legale torna il 26 marzo, se permanente risparmi in bolletta per 382 milioni di euro

In base alle stime di Sima solo nel 2023 l'adozione dell'ora legale permanente tutto l'anno produrrebbe nel nostro Paese, sulla base delle attuali tariffe elettriche, risparmi diretti in bolletta per 382 milioni di euro.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Marzo 2023 - 13:18 OLTRE 6 MESI FA
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foto ANSA

Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo tornerà l’ora legale, con le lancette degli orologi che alle 2 andranno spostate un’ora in avanti. Lo ricorda la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) promotrice assieme a Consumerismo No Profit di una petizione online per mantenere l’ora legale tutto l’anno.

Ora legale, se permanente 382 milioni di risparmi 

In base alle stime di Sima solo nel 2023 l’adozione dell’ora legale permanente tutto l’anno produrrebbe nel nostro Paese, sulla base delle attuali tariffe elettriche, risparmi diretti in bolletta per 382 milioni di euro, grazie a minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh. Risparmio che salirebbe qualora nel corso dell’anno le tariffe elettriche dovessero subire incrementi. “A tutto ciò – si spiega – si aggiungerebbe un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria”.

Gli altri benefici

“L’abbandono del doppio cambio orario annuale farebbe inoltre cessare anche i piccoli disturbi di alterazione del ritmo circadiano che oggi sperimentiamo nel passaggio da ora solare a ora legale e viceversa, con effetti benefici sulla salute dei cittadini” – aggiunge il presidente Sima, Alessandro Miani. Per tali motivi Sima chiede oggi al Governo Meloni di impegnarsi per arrivare in Italia all’abbandono definitivo dell’ora solare adottando l’orario legale tutto l’anno. Una possibilità prevista dall’Unione Europea che già nel 2019 ha approvato una Direttiva che lascia ampia discrezionalità agli Stati Membri, auspicando un coordinamento tra le varie nazioni per evitare ripercussioni sugli scambi commerciali e i movimenti transfrontalieri.

“L’irrompere sulla scena internazionale della grave crisi energetica che stiamo vivendo in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina dal febbraio 2022 e le necessità di utilizzare al meglio le risorse oggi disponibili ci invita ad una nuova riflessione – afferma il presidente Sima, Alessandro Miani – Ai cittadini vengono richiesti da oltre un anno sforzi per evitare gli sprechi e ridurre i consumi energetici, ma anche lo Stato deve impegnarsi sfruttando le possibilità offerte dall’Ue allo scopo di eliminare disagi alla popolazione, adottando quegli strumenti, come l’ora legale permanente, che produrrebbero molteplici vantaggi per tutti: famiglie, imprese, ambiente e salute collettiva”. 

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