Ozieri (Sassari): spacciavano nel Nord Ovest della Sardegna usando una Ferrari

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Agosto 2018 - 08:21 OLTRE 6 MESI FA
Ozieri (provincia di Sassari): spacciavano nel Nord Ovest della Sardegna usando una Ferrari

Ozieri (Sassari): spacciavano nel Nord Ovest della Sardegna usando una Ferrari (foto Ansa)

OZIERI – Sgominata una banda di spacciatori in Sardegna in zona Ozieri (provincia di Sassari): acquistavano la droga nel Goceano e rifornivano tutto il mercato nel nord ovest della regione. Il luogo scelto per il passaggio di mano di grandi quantitativi di stupefacenti era una sala giochi, mentre per il trasporto venivano impiegate anche auto di lusso, come una Ferrari [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play].

Sono queste le caratteristiche della banda di spacciatori smantellata oggi dai carabinieri. Diciannove gli indagati per i quali il gip di Sassari Antonello Contini ha disposto le misure cautelari eseguite a partire dall’alba dai militari della compagnia di Ozieri insieme al nucleo cinofilo di Abbasanta e al nucleo elicotteri di Olbia. In nove sono finiti in carcere, altri cinque sono agli arresti domiciliari mentre per due di loro, il cui ruolo è considerato marginale, è stato disposto l’obbligo di dimora. Altri tre indagati, per i quali sono stati disposti i domiciliari, sono attualmente ricercati.

Oltre alle accuse a vario titolo e in concorso tra loro di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio, il sostituto procuratore di Sassari, Cristina Carunchio, ha mosso a una delle persone coinvolte anche l’accusa di tentata estorsione e minacce per aver cercato con la coercizione di farsi pagare la droga venduta a uno dei piazzisti. Come ha spiegato il comandante della compagnia di Ozieri, Umberto Rivetti, nel corso di una conferenza stampa tenuta col comandante del nucleo operativo del comando provinciale di Sassari, Emanuele Fanara, l’operazione è durata oltre un anno con videoriprese, pedinamenti, appostamenti e raccolta di testimonianze che hanno permesso di individuare i luoghi in cui di notte avveniva lo spaccio e di recuperare più di 20 chili di marijuana e 2 chili di cocaina.

Oltre all’aggravante del grande quantitativo, il gip ha sottolineato nel suo provvedimento quella dell’edulcorante: la cocaina, sulla cui provenienza si sta ancora indagando, veniva infatti tagliata con la caffeina.