Pedoni, decessi record in tre giorni: non usano i marciapiedi per paura del contagio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Maggio 2020 - 14:51 OLTRE 6 MESI FA
Pedoni, decessi record in tre giorni: non usano i marciapiedi per paura del contagio

Pedoni abbandonano i marciapiedi per paura di incrociare qualcuno (Ansa)

ROMA – Ti salvi dal coronavirus stando bene attento a non incrociare nessuno sul marciapiede… e ti ritrovi stecchito perché investito in mezzo alla strada.

Se non è un paradosso poco ci manca. 

La paura da pandemia ha modificato le abitudini di chi in città gira a piedi, al punto che appena terminato il lockdown i decessi sono aumentati vertiginosamente, segnala l’Osservatorio Pedoni dell’Asaps.

Sono i numeri a giustificare l’allarme.

In soli tre giorni dell’ultima settimana sei morti investiti, contro i 5 in tutto il mese di aprile.

Dal 1 gennaio al 23 maggio 2020 sono 96 i pedoni morti in Italia a fronte dei 238 dei primi 5 mesi del 2018 (ultimo dato ACI-Istat disponibile), 46 a gennaio, 23 a febbraio, 12 a marzo, 5 ad aprile e finora 10 a maggio.

Asaps nel mese di maggio ha già contato 10 pedoni morti e ben 19 ricoverati in prognosi riservata.

Certo, spesso è colpa di autisti distratti o autentici pirati della strada

Ma Asaps non può non menzionare tra le cause di morte la disattenzione dei pedoni finiti in mezzo alla strada senza un perché.

“A fronte del fatto che invece il lockdown ridurrà di almeno il 50% i dati finali degli infortuni stradali – spiega Giordano Biserni, presidente Asaps – non solo per il fermo di due mesi, ma anche perché molto difficilmente assisteremo alle ondate di esodo estivo per i pedoni è subito strage.

Per cui meno traffico meno incidenti, ma per gli utenti deboli come motociclisti, ciclisti e pedoni la musica cambierà di poco.

E poi – conclude Biserni – i flussi di traffico nelle città (strade urbane) stanno riaumentando e guarda caso anche i sinistri con pedoni…

La Commissione Trasporti della Camera si riunisce mercoledì per votare gli emendamenti sul DDL della miniriforma del codice della strada.. Che sia la volta buona? Vedremo”. (fonte Repubblica)