Portofino, sciopero al parcheggio dei vip. La legge Madia lascia a terra 5 dipendenti

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Febbraio 2018 - 13:30 OLTRE 6 MESI FA
Portofino, sciopero al parcheggio dei vip. La legge Madia lascia a terra 5 dipendenti

Portofino, sciopero al parcheggio dei vip. La legge Madia lascia a terra 5 dipendenti. Nella foto: Ava Gardner e Humphrey Bogart in piazzetta a Portofino in una scena del film la Contessa Scalza quando si accedeva con l’auto e il parcheggio non c’era ancora

GENOVA – Il primo sciopero della storia a Portofino (Genova) è durato solo 5 ore ma ha lasciato il segno. Anche se la stagione è morta, Portofino è sempre meta di pellegrinaggio.

A scioperare sono stati i 5 dipendenti del parcheggio comunale, prima in appalto a privati, in futuro in gestione diretta del Comune. Lunedì 12 febbraio ci sarà un incontro in Prefettura a Genova: la situazione è tutt’altro che semplice. Di questi tempi di elezioni, non si sa mai che scherzi possono fare i politici. Anche se qui a Portofino si conoscono tutti per nome e molti sono parenti, vedessi mai che i vecchi dipendenti sono lasciati a casa per privilegiare qualche compare…

Tutta colpa di Marianna Madia e dei suoi “tecnici” ministeriali, ancora una volta più che tecnici dilettanti allo sbaraglio. Con un pizzico di contributo anche dalla Anti corruzione, che la corruzione non sembra eliminare ma molti lacci e lacciuoli sembra avere introdotto.

Il sindaco di Portofino Matteo Viacava, in un comunicato stampa ha spiegato che il Decreto Madia impedisce assunzioni fino al 30 giugno 2018, a meno che non si tratti di iscritti negli elenchi dei disoccupati.

La convenzione per la gestione del parcheggio è in scadenza, il Comune ha costruito una società “in house”, la Portofino Mare, per la gestione, ma i tempi burocratici ne ritardano l’avvio.

Per questo, spiega sul Secolo XIX di Genova Rossella Galeotti, il Comune ha chiesto alla Società Concessionaria Assobello S.r.l., in scadenza il 24 febbraio, una proroga fino al 31 maggio: in modo di non far perdere l’impiego ai cinque addetti. Che a questo punto resterebbero senza stipendio “solo” un mese: giugno. Accetterranno i dipendenti? si chiede la giornalista. E accetterà a sua volta la Assobello, senza poi incassare il grosso degli scontrini dei parcheggi in estate?

Portofino ha adottato un sistema di accesso e di parcheggio che risparmia a uno dei posti più belli e famosi del Mediterraneo l’onta dello smog e delle code di auto in attesa di sosta. Una volta, quando Portofino era una perla nota a pochi intimi, si poteva arrivare con la macchina fino nella mitica pazzetta. Qui si affacciano case il cui prezzo può superare i 30 mila euro a metro, a trovarle. Indimenticabile la scena della Contessa Scalza, l’incontro fra Ava Gardner e Humphrey Bogart accanto a una Mercedes spyder parcheggiata proprio davanti al portico dove oggi i vip, dai Berlusconi a Tronchetti Provera, si deliziano delle lasagne al pesto della Taverna del Marinaio.

Oggi accanto al mitico ristorante del fu Puny, c’è una pizzeria e nel vicolo che dal parcheggio conduce alla piazzetta c’è anche una pizzeria a taglio. Arrivano i pullman e accanto a Spielberg e Elton John si mescolano turisti giornalieri dalle valli bergamasche. Il parcheggio, multipiano, è stato costruito in un punto nascosto, appoggiato alla montagna. Quando è pieno, l’accesso a Portofino è bloccato da fuori paese, la coda può iniziare a Santa Margherita, 7,5 chilometri più in là. Ma Portofino è salva. Ci sono molti posti riservati agli abbonati (e questi non sono stati bloccati dagli scioperanti), ma il grosso dei clienti del parcheggio sono visitatori della pizzetta e clienti dei ristoranti. Si paga un po’ più di 5 euro l’ora.

Cercando di sdrammatizzare, il sindaco di Portofino aggiunge: “Devo sottolineare che il personale addetto al parcheggio a rotazione interessato dagli ultimi accadimenti non è dipendente del Comune di Portofino, bensì trattasi di unità in quota o alla Società Concessionaria Assobello S.r.l., oppure, si immagina, alla Società “gestrice” G.7 S.r.l. (che non ha rapporti contrattuali diretti con il Comune). Due mesi fa, il Comune di Portofino si è premurato di comunicare alla Società Assobello S.r.l. la sua intenzione di provvedere alla gestione diretta del parcheggio a rotazione una volta sopraggiunta la scadenza del titolo prevista per il 24 Febbraio 2018, come da verbale di consegna e inizio gestione del 1993. Se la scelta del Comune di Portofino di gestire il parcheggio a rotazione attraverso la forma della Società in house a totale controllo pubblico rientra nelle sue facoltà legittime in quanto prevista dal Legislatore (porterà evidenti vantaggi a tutta la cittadinanza), mi permetto di sottolineare che essa è stata valutata anche in rapporto agli effetti sul personale dipendente (delle Società menzionate) oggi addetto concretamente al servizio”.

“Il Comune di Portofino ha studiato l’inserimento di una clausola sociale negli atti redigendi, che, conformemente alle norme di legge attualmente in vigore e per quanto possibile, avrà l’obiettivo di salvaguardare il numero maggiore di posti di lavoro, compatibilmente con le valutazioni di ordine economico per una corretta correlazione tra personale, relativa spesa e attività prodotta.

“Si è trattato di un lavoro non semplice: in primo luogo solo in data 15 gennaio 2018, l’Anac ha pubblicato l’applicativo on line per l’iscrizione all’albo delle Stazioni appaltanti che intendono procedere con affidamenti in house; in secondo luogo, l’obbligo di iscrizione di cui alle Linee Guida è stato più volte prorogato in assenza di chiarezza del nuovo dettato normativo; in terzo luogo, mi rincresce dirlo, il compito del Comune non è stato affatto agevolato proprio dall’attuale Concessionaria Assobello S.r.l. alla quale, mesi fa, l’Amministrazione comunale ha chiesto (e reiterato con diffida senza esito positivo) la trasmissione di tutta la documentazione utile per proseguire rapida nella procedura anche ovviamente nella prospettiva dell’assorbimento del personale”.

Sul rischio per quei 5 addetti al parcheggio, che se uno parcheggia una volta si rende conto che rischiano la malattia della noia, perché è tutto automatizzato, è saltato su il sindacato, nella specie la Uiltrasporti e il suo coordinatore regionale Giovanni Ciaccio.

Lo sciopero, inizialmente di 48 ore, ridotto alla fine a 5, con tanto di gazebo, va avanti fino a quando Ciaccio riceve una telefonata dalla Prefettura: è convocato un tavolo per lunedì con tutte le parti interessate. Madia e Cantone permettendo.