Viterbo, 4 avvisi di garanzia per un centro di cura del diabete

Pubblicato il 24 Giugno 2010 - 21:12 OLTRE 6 MESI FA

Quattro avvisi di garanzia, in cui vengono ipotizzati i reati di concorso in falso in atto pubblico e abuso d’ufficio sono stati notificati al direttore generale della Asl di Viterbo Adolfo Pipino, al direttore del Servizio accreditamenti, convenzione e contratti della stessa Asl Massimo Foglia, e a Roberto e Fabio Angelucci. Il primo e’ il legale rappresentante della societa’ Ro.Ri proprietaria della Nuova Clinica Santa Teresa di Viterbo, il secondo, figlio di Roberto, e’ responsabile della clinica e vice presidente del gruppo Ro.ri.

Subito dopo la notifica degli avvisi, emessi dalla procura della Repubblica di Viterbo, i carabinieri hanno perquisito sia la sede della direzione della Asl che la clinica. Avrebbero sequestrato gli atti relativi al centro diabetologico recentemente allestito proprio nella Santa Teresa, in alcuni spazi concessi a titolo gratuito dalla Ro.Ri. La struttura e’ stata ispezionata anche dai Nas di Roma. Il centro diabetologico, che assiste circa 16mila pazienti, subito dopo l’apertura ha rischiato la chiusura su disposizione del sub commissario alla sanita’ del Lazio Mario Morlacco.

Il provvedimento e’ stato pero’ subito revocato dopo la sollevazione degli assistiti e gli interventi del sindaco di Viterbo Giulio Marini e del presidente della Provincia Marcello Meroi. In precedenza, nella Tuscia non c’era un centro diabetologico pubblico. Il servizio, che muove un giro da oltre 2 milioni di euro l’anno, era gestito da una societa’ privata di proprietà dei Cavalieri dell’Ordine di Malta. L’inchiesta, condotta dai Pm Fabrizio Tucci, Stefano D’Arma e Laura Centofanti, sarebbe stata avviata a seguito di un esposto.