Rovereto, soluzione fisiologica al posto dei vaccini: l’errore riguarderebbe solo alcuni infermieri e medici

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Gennaio 2021 - 09:36 OLTRE 6 MESI FA
Rovereto, soluzione fisiologica al posto dei vaccini: il caso riguarderebbe solo alcuni infermieri e medici

Rovereto, soluzione fisiologica al posto dei vaccini: il caso riguarderebbe solo alcuni infermieri e medici (foto Ansa)

Soluzione fisiologica al posto del vaccino. All’ospedale di Rovereto, siamo in provincia di Trento, al posto del vaccino Pfizer alcuni operatori sanitari hanno ricevuto per errore una semplice soluzione fisiologica. A raccontare la storia è l’Adige.

E adesso il problema è che ancora non si sa con chiarezza chi tra gli operatori abbia ricevuto il vaccino e chi la soluzione fisiologica. Problema da risolvere presto in vista della seconda dose da somministrare.

L’incidente, racconta l’Adige, avrebbe riguardato 5 o 6 persone, fra medici, infermieri e operatori sanitari. Ora l’Azienda Sanitaria è stata costretta alla verifica: richiamare i vaccinati di quella giornata (sono centinaia), per i quali adesso diverrà necessario effettuare un test sierologico per poter stabilire con certezza chi ha ricevuto effettivamente la dose di vaccino e chi la soluzione fisiologica.

Il test sierologico almeno dirà chi è stato in contatto col coronavirus. I positivi potranno fare il richiamo mentre gli altri dovranno ricominciare dalla prima dose di vaccino.

Arcuri: “Da Pfizer -20% di vaccini la prossima settimana, gran parte per la seconda dose”

Il commissario Arcuri fa il punto sulla questione dei vaccini per combattere il Coronavirus.

“Abbiamo ricevuto il 29% in meno di dosi dalla Pfizer questa settimana e ci è stato comunicato che riceveremo il 20% in meno la prossima settimana. Il ritardo prosegue”. Lo ha detto il Commissario per l’Emergenza Covid, Domenico Arcuri.  “Aspettiamo che alle comunicazioni facciano seguito delle previsioni e alle previsioni facciano seguito delle consegne che poi corrispondano: con molto dispiacere sono stato costretto a prendere atto che così non è”, ha spiegato rispondendo a chi gli ha ricordato che, secondo quanto reso noto dall’Ue, Pfizer tornerà a consegnare il 100% delle dosi previste dalla prossima settimana.

“A causa dei ritardi nella consegna dei vaccini da parte di Pfizer – ha proseguito Arcuri – l’Italia è passata da una media di 80mila persone vaccinate al giorno, con una punta di 92mila, ad una media di 28mila al giorno. I ritardi hanno rallentato significativamente la campagna vaccinale”. Questa, ha aggiunto, “è la conseguenza della necessità di tenere nei magazzini le dosi che servono per i richiami. Abbiamo condiviso con le regioni i criteri che siamo stati costretti a mettere in campo per porre riparo sui ritardi nell’arrivo delle dosi. La nostra campagna rallenta per mancanza della materia prima: se ci sono meno vaccini nel momento in cui inizia la necessità di somministrare la seconda dose, gran parte di essa serve per la seconda dose e ne restano di meno per vaccinate categorie di persone destinate alla prima sessione di somministrazione. Aspettiamo con ansia le determinazioni che l’Ema porrà in essere sull’immissione in commercio di AstraZeneca e di capire se l’immissione in commercio avverrà senza condizioni o con qualche condizione”.

“Dalla prossima settimana – ha detto ancora Arcuri – arriveranno nelle regioni i primi 2.679 medici e infermieri che hanno partecipato al bando. Al momento sono 20.795 le candidature già vagliate. I primi medici e infermieri sono stati sottoposti “ad una valutazione – ha detto Arcuri – e sono idonee e a partire. Dalla prossima settimana invieremo sui territori questi medici e infermieri per rafforzare la capacità di somministrare”.