Repubblica sparge veleno, Sabina Guzzanti scrive una lettera al vetriolo al direttore Ezio Mauro

Pubblicato il 30 Marzo 2011 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA

Sabina Guzzanti (Foto Lapresse)

ROMA – Lei, Sabina Guzzanti, è incappata in una truffa di alcuni presunti esperti di finanza che promettevano investimenti con margini di ricavi fino al 12%. Lui, il direttore di Repubblica Ezio Mauro, “colpevole” di aver dato risalto alla notizia dando conto in maniera scrupolosa delle critiche piovuta sull’attrice. Sì perchè sul blog della Guzzanti sono comparsi commenti avvelenati sintetizzabili così: sei di sinistra e investi fior fior di capitali? E poi tutti quei soldi come li hai fatti? Grazie a Berlusconi e al terremoto dell’Aquila a cui hai dedicato film e gag comiche.

Lei non ci sta e sempre sul blog in questione pubblica una lettera indirizzata al direttore del quotidiano che pubblichiamo per intero: “gentile direttore ezio mauro, il tuo giornale on line dopo aver scritto una serie di cazzate infondate insieme al cartaceo su una delle tante truffe che colpiscono i consumatori, ha pensato bene di insistere sul mio caso ancora dopo 4 giorni. grazie alle false informazioni da voi diffuse, un certo numero di persone poco strutturate, si sentono autorizzate a prenderrsela con me che insieme ad altre 700 persone sono vittima di speculatori senza scrupoli, che hanno rubato i risparmi a un sacco di gente. tra questi qualcuno magari anche ricco, ma i più invece poveri cristi che guadagnano senz’altro meno di te”.

“Il tuo giornale si è concentrato sui nomi dei “vip” il mio in particolare, e non contento della campagna di disinformazione oggi ha insistito con un articolo on line che diceva che io sarei stata contestata nel mio blog. ora i commenti critici al mio articolo sulla questione erano pochi, l’articolo assolutamente strumentale, ma da quando gli esaltati che non hanno capito una cippa (d’altra parte come potevano capire ? non certo leggendo il giornale), si sono visti citati dal tuo giornale, poi ripreso da altri siti, il blog è intasato da una massa di frustratoni che si sentono in diritto, sulla base del nulla, di mettere bocca e giudicare scelte che non conoscono, sparare giudizi e ricamarci sopra allargandosi a dismisura”.

“E sprecano tempo a discutere in base a cifre e percentuali che avete sparato a vanvera. parlano si avvelenano e ci ricamano pure sopra. c’è pure per esempio chi dice che ho preso soldi pubblici per fare draquila e ognuno apre bocca in libertà proprio come quelli che scrivono per te. A cosa devo tanta scorrettezza? tanta ingiustizia? tanta vigliaccheria? tanta spudoratezza? ha a che fare col fatto che ho pubblicato le proteste di giornalisti giapponesi che replicavano all’imprecisione di un tuo inviato? e col fatto che il tuo inviato si è dovuto scusare? o con la simpatia che da sempre ci lega?”.

“E voi qui sotto svitatelli miei che dire? vi perdono perché non sapete di che parlate e perché parlate. sfogatevi ancora un poco e poi sfogatevi su qualcos’altro quando vi sarete annoiati. le palle per prendervela con chi dovreste non ce l’avete. mi rendo conto che vi sentiate delle merde e non vi do torto. so che vi imbestialirete ancora di più ma fatevi questa domanda: se volessi lisciarvi e blandirvi, credete che non ne avrei la capacità? non vi voglio respingere. se continuerete a frequentarci piano piano sono sicura che ci potremo capire. per adesso però siete impresentabili. se volete diventare persone civili c’è tanto lavoro da fare, dovete essere molto tenaci. per gli altri membri del blog, mi scuso per l’inconveniente, capita in rete, capita dappertutto. a proposito del post precedente oggi abbiamo lavorato per capire come fare per mettere in rete una striscia di satira dopo altri vani tentativi di farla in tv. non è semplice ma faremo di tutto per trovare un sistema”.