Sarah Scazzi, il giudice non crede a Michele: no all’incidente probatorio sulle lettere

Pubblicato il 7 Febbraio 2011 - 12:58 OLTRE 6 MESI FA

Michele Misseri

TARANTO – Il gip del Tribunale di Taranto Martino Rosati, non crede a quanto ha scritto Michele Misseri riguardo la presunta innocenza di sua figlia Sabrina. Le lettere non sono state prese in considerazione dal giudice ed è in questa ottica che va letta la scelta di non accogliere la richiesta di incidente probatorio avanzata dai legali di Sabrina Misseri. In sostanza, le missive non sono ritenute prove da acquisire. Gli avvocati avevano chiesto invece di approfondire il contenuto delle due lettere inviate dal padre di Sabrina, Michele, nelle quali l’agricoltore di Avetrana avrebbe di fatto scagionato la figlia dall’accusa di aver ucciso la cugina Sarah Scazzi.

La richiesta era stata depositata il 17 gennaio scorso; le lettere – una indirizzata a Sabrina e l’altra a Valentina e suo marito Stefano, che vivono a Roma – erano state scritte da Michele Misseri il 24 dicembre e l’11 dicembre scorso. Nella lettera a Valentina, ad esempio, Misseri, con i consueti errori grammaticali e di ortografia, aveva scritto tra l’altro ”…dicono la mamma sia colpevole e io o paura che ci siano molti innocenti coinvolti speriamo che Dio ci la mandi buona”.

Anche la Procura di Taranto aveva espresso parere negativo sull’incidente probatorio chiesto dai difensori di Sabrina Misseri. Nel parere motivato depositato alla cancelleria del gip, la procura aveva chiesto che qualora il giudice Rosati avesse deciso per il sì, l’incidente probatorio si svolgesse a marzo, quando scadranno i termini della secretazione degli atti d’indagine ordinata dagli inquirenti.