Savona, disabile in lista. Avversario Pd: “Ma è storpio…”

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Aprile 2016 - 16:46 OLTRE 6 MESI FA
Savona, disabile in lista. Avversario Pd: "Ma è storpio..."

Savona, disabile in lista. Avversario Pd: “Ma è storpio…”

SAVONA – Savona, una lista civica locale pubblica su Facebook una foto con i candidati. E un dirigente torinese del Pd, guardando le persone ritratte, tra cui un uomo in sedia a rotelle, pensa bene di commentare: “Ma uno è storpio…”. La vicenda la riassume La Stampa:

La lista civica savonese “Noi per Savona” pubblica su Facebook una foto con i suoi candidati per le prossime elezioni. E un dirigente torinese del Pd, tale Guido Alessandro Gozzi, pubblica un commento che lascia senza parole, riferito a un candidato che in foto appare su una sedia a rotelle: «Ma è uno storpio». Guido Alessandro Gozzi non è un Carneade qualunque: si legge sulla sua pagina Facebook, infatti, che ricopre una carica istituzionale per il suo partito: “Responsabile Relazioni Istituzionali Piemonte, Liguria e Val D’Aosta presso Federsanità ANCI e lavora presso Presidente presso Torino Per il Si – Comitato referendario e Segreteria Provinciale presso Partito Democratico Torino”. Il che fa apparire, se possibile, ancor più grave e ingiustificato il commento lasciato sul social. Tanto basta per far scoppiare una bufera di polemiche sui socia. In breve tempo arrivano le prime prese di distanza del Pd dal post di Gozzi, da parte della deputata Anna Giacobbe e dell’ex consigliere regionale Nino Miceli. «Era un po’ che non leggevo una sciocchezza così, detta da uno che, a quanto pare, ha un ruolo pubblico. Quindi, colpevole. Il senso comune ha fatto passi avanti, negli anni: nonostante la barbarie che torna, non solo sui social, il rispetto per i disabili, anche nel linguaggio, è cresciuto. Questo signore, che non conosco, credeva di fare lo spiritoso? D’accordo con Roberta: nessun alibi. Se uno come il tipo di cui parliamo usa Facebook per scrivere quello che non osa dire di persona, è pure un vigliacco. Altra cosa grave è che non si rende conto che uno che ha ruoli politici, non solo non deve, ma non “può”» scrive Anna Giacobbe.