Tombe del Verano, 1.150 all’asta: c’è chi offre fino a 900 mila euro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Agosto 2014 - 14:47 OLTRE 6 MESI FA
Tombe del Verano, 1.150 all'asta: c'è chi offre fino a 900 mila euro

Tombe del Verano, 1.150 all’asta: c’è chi offre fino a 900 mila euro (Messaggero)

ROMA – Il Comune di Roma, per fare cassa, ha messo all’asta 1.154 tombe del Verano, il cimitero monumentale di Roma, 800 mila metri quadrati fra il quartiere di San Lorenzo, la stazione Tiburtina e la tangenziale Est.

Ci sono 1.354 tombe “libere” per concessioni scadute o in scadenza, retrocessioni o mancato utilizzo. Di questi 1.154 sono già disponibili, 200 saranno disponibili entro la fine del 2014, spiega il Comune

“fino a una graduale e progressiva diminuzione e poi futuro azzeramento del loro numero, perché dal 1987/1988 in avanti non ci sono state più concessioni”. Di questi, 1150 circa potranno essere messi all’asta. Fino a ieri, secondo il regolamento, non era possibile assegnare le tombe vuote del Verano utilizzando quella procedura. Ma venerdì scorso la giunta capitolina ha approvato le nuove regole per il cimitero monumentale, che prevedono, fra le altre cose, la possibilità di ricorrere a quello strumento per la concessione dei loculi.

Spiega il Messaggero

In base al nuovo Regolamento, fatte salve le cosiddette “quote di riserva” (destinate a persone «che abbiano onorato con la loro vita e le loro opere la città di Roma»), si potrà «assegnare le aree e i loculi, resisi disponibili nel Cimitero, mediante procedura d’asta ad evidenza pubblica, anche con modalità elettronica, con la presentazione di offerte economiche in aumento rispetto al valore posto a base d’asta». Due gli obiettivi che si prefigge il Comune con l’adozione di quella procedura: valorizzare tutto il complesso del Verano, attraverso le maggiori risorse che entreranno e che saranno destinate alla manutenzione e al conseguente decoro di uno spazio spesso preda di vandali e incuria.

Una volta effettuata l’asta, le domande che arriveranno saranno inserite in una graduatoria, da cui si attingerà per rilasciare le concessioni, fino ad esaurimento delle disponibilità.

Sono previste due eccezioni rispetto alle regole generali: una di questa prevede che «le domande potranno anche prescindere dal requisito di corrispondenza fra residenza dell’avente diritto e assegnazione al cimitero territorialmente competente». In altre parole, potrà partecipare all’asta anche chi non risiede nel territorio attorno al Verano. Non solo. Si potrà fare domanda per una tomba anche per tumulazioni future – e non solo quelle immediate – di persone quindi ancora in vita al momento della presentazione, purché appartenenti allo stesso nucleo familiare del richiedente. Sarà l’Ama ad occuparsi delle procedura d’asta. La delibera ora dovrà passare nei Municipi e poi avere il via libera dell’Assemblea Capitolina, per l’attuazione delle nuove regole.

Il mercato immobiliare delle tombe al Verano non conosce crisi. Semmai, spiegano le agenzie di pompe funebri al Messaggero, si è disposti a risparmiare sul funerale “perché lui era una persona umile, avrebbe voluto così” ma non sul luogo dove si riposerà in eterno. “Una tomba è per sempre” si potrebbe dire parafrasando una famosa pubblicità, ed è così che ragiona chi arriva a spendere 900 mila euro per assicurarsi un posto al Verano.

Fino a 30 mila euro per una tomba a terra, fino a 300 mila per una cappella di famiglia, dagli 850 ai 3.500 euro per un loculo semplice. Questo il tariffario che fornisce al Messaggero Alessandro Taffo, titolare dell’agenzia funebre che si fa pubblicità a Roma con cartelli di questo tenore: “Non correre oltre i limiti. Noi non abbiamo fretta di vederti”.

Già in passato il Campidoglio aveva fatto ricorso all’asta per la vendita di alcune tombe. L’ultimo precedente risale al 2010 e ha riguardato tre cimiteri della Capitale e solo i manufatti di pregio: 4 anni fa furono venduti 34 manufatti (8 al Verano, 24 al Flaminio, 2 a Maccarese), con incassi da record. Si arrivò a 5,6 milioni, oltre ogni aspettativa, considerato che l’Ama pensava di ottenere attorno ai 2 milioni di euro. [….] Basta pensare che […] una tomba messa in vendita a 150mila euro è stata aggiudicata a 900mila, sei volte il valore d’asta. Più di quanto può costare un appartamento di 200metri quadri in Prati o uno di 120 dietro piazza Venezia.

Se le tombe del Verano sono molto richieste, l’incuria in cui versa il cimitero monumentale di Roma non va di pari passo col suo valore di mercato. Elena Panarella del Messaggero si è fatta un giro sul posto

“Qualche centinaio di metri più avanti, in una cappella, le tombe scoperchiate, a terra bottiglie e resti di cibo. Forse per qualche colonia di gatti. Altre con pezzi pericolanti, cornicioni a terra, calcinacci in mezzo al viale dove passano decine di visitatori ogni giorno. […] Le storie del cimitero monumentale sono anche quelle dei predatori che colpiscono nella parte più antica, al Pincetto, ricco di lapidi e sculture di pregio. «Ladri su commissione», aggiunge una signora. Poi ci sono i nuovi specialisti del furto. Inseguono uno dei metalli che ha più mercato negli ultimi anni: il rame dei candelabri e dei sottovasi, presente soprattutto nelle tombe degli anni Cinquanta. «Basta fare un giro e rendersi conto che il rame ormai è quasi inesistente», racconta Riccardo Amodio, 70 anni. E aggiunge: «Ho due tombe antiche qui dentro, e vengo tutti i giorni, spesso più di una volta. Anche a me hanno portato via vasi e lettere in bronzo». C’è poi un vialetto dove puntualmente qualcuno porta da mangiare ai corvi, pezzi di pollo e carne macinata, sparpagliati a terra e sui gradini. Tra gli alberi bassorilievi, lastre marmoree, suppellettili, candelabri vigliaccamente scempiate, distrutte, distaccate, rimosse e molto probabilmente trafugate”.