Vignola. Don Giorgio migliora, oscuro ancora il movente

Pubblicato il 25 Dicembre 2009 - 16:46 OLTRE 6 MESI FA

È ancora ricoverato in prognosi riservata e piantonato all’ospedale Sant’Agostino-Estense, ma giudicato in miglioramento don Giorgio Panini, parroco di 57 anni accusato dell’omicidio dell’amico che da anni lo ospitava nella propria abitazione.

La vittima è Sergio Manfredini, ex funzionario di banca 67 anni, ucciso con diverse coltellate nella notte tra mercoledì e ieri. Il provvedimento del fermo nei confronti di don Panini è stato spiccato nel pomeriggio di ieri dal magistrato. Paola Bergamini, moglie di Mafredini e accoltellata alla gola, è ricoverata in rianimazione al Policlinico di Modena dopo essere stata operata ieri nel reparto di Otorinolaringoiatria. La donna però non correrebbe pericolo di vita. E anche il figlio Davide, di 42 anni, è ricoverato nella stessa struttura dopo aver subito un intervento alla mano.

Questa mattina l’uomo ha ricevuto la visita di parenti e amici. È stato soprattutto grazie al suo racconto che i carabinieri hanno potuto, già da ieri, ricostruire l’accaduto. L’uomo potrebbe essere risentito già domani 26 dicembre, mentre non è ancora possibile sapere se il parroco potrà essere interrogato a breve, avendo trascorso ieri alcune ore in coma farmacologico per aver subito un grave trauma cranico.

Del feroce delitto della vigilia di Natale rimane del tutto da chiarire il movente. Diverse testimonianze di parrocchiani (don Panini regge le parrocchie vignolesi di Brodano, Pratomaggiore e Campiglio) raccontano di ottimi rapporti tra l’accusato e la famiglia che da anni lo ospitava. Gli inquirenti non escludono quindi alcuna ipotesi per spiegare l’omicidio: da quella del raptus, a quella passionale o economica. Un pò in tutte le celebrazioni del Natale tra la serata di ieri e quella odierna, nelle chiese vignolesi, i celebranti hanno sottolineato la propria vicinanza a una comunità scossa per l’accaduto. «Vignola, pur colpita da questo fatto traumatico – ha detto oggi il sindaco Daria Denti – è una comunità molto attenta e con dignità vuole affrontare le conseguenze di questa vicenda, cercando innanzitutto di capire i reali motivi di ciò che è accaduto. Da parte dell’amministrazione esprimiamo piena solidarietà alle persone così duramente segnate da questa tragedia».