Vishing: se ti fregano è colpa tua e non della banca

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 27 Luglio 2021 - 08:42 OLTRE 6 MESI FA
Vishing: se ti fregano è colpa tua e non della banca

Vishing: se ti fregano è colpa tua e non della banca (Foto d’archivio Ansa)

Vishing, cioè quando ti arriva una telefonata travestita da chiamata proveniente dalla tua banca. Ti dicono di aver bisogno di  informazioni e dati sul tuo conto corrente e sui tuoi risparmi investiti in modo da perfezionare la protezione dei tuoi soldi. E’ una bugia talmente improbabile che mai e poi mai dovresti abboccare.

L’amo è evidente quanto grossolano: ormai da anni in ogni modo e in ogni momento le banche avvertono i clienti che mai e poi mai fornire dati e informazioni via web, figurarsi al telefono. Ciascuno di noi è stato avvertito cento, mille volte e poi altre mille volte ancora.

Eppure non manca, c’è chi risponde alla chiamata vishing giudicandola autentica. Non mancano quelli che, sciagurati, rispondono e forniscono dati. Non mancano, anzi il loro numero cresce. Tanto da rendere redditizio e anch’esso in crescita l’imbroglio denominato vishing.

Vishing: arbitrati non assolvono, banche non tenute a rimborsare

Subita la truffa molti dei danneggiati chiedono alla banca di risarcirli del perduto e sottratto. Come si fa, e avviene, in caso di uso fraudolento della carta bancomat (non sempre ma spesso le banche risarciscono, ad alcune condizioni, in parte o in toto). Ma sempre più spesso in caso di vishing la banca si rifiuta di risarcire il truffato. E gli arbitrati sempre più spesso danno ragione alle banche.

In effetti si può mettere in carico alle banche l’insostenibile leggerezza di chi al telefono racconta le sue chiavi d’accesso ai suoi soldi? Si può, si deve essere risarciti anche della propria pervicace irresponsabilità? La risposta che si va delineando in proposito è sempre più un chiaro No. 

Avvisi letteralmente non visti, mai. Perché?

Ma perché in molti letteralmente non vedono i molteplici cartelli di avviso a non avere determinati comportamenti? Perché non pochi leggono che mai fornire i dati e mai è la  banca che li chiede via web o telefono ed è come se non avessero letto? La scarsa educazione finanziaria? Risposta troppo elaborata e dotta per essere vera.

La distrazione della vita quotidiana? Neanche, spesso il truffato via vishing coincide con chi sta attento al portamonete alla cassa del supermarket. Allora? Allora chi lo sa da dove nasce e perché vive in molti quella che con molta gentilezza e delicatezza chiamiamo ingenuità.