Viterbo: donna tenta di uccidere il figlio adottivo di 5 anni, arrestata

Pubblicato il 10 Febbraio 2010 - 09:19 OLTRE 6 MESI FA

Avrebbe tentato di uccidere il figlio adottivo di cinque anni. Per questo la squadra mobile di Viterbo ha fermato una donna nigeriana di cinquant’anni con le accuse di tentato omicidio e lesioni gravissime. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura di Viterbo a seguito delle indagini svolte dalla squadra mobile di Viterbo diretta da Fabio Zampaglione su un bambino trovato in fin di vita lo scorso 2 febbraio.

Il piccolo, un bambino del Burkina Faso adottato lo scorso novembre, è ora ricoverato nel reparto Terapia intensiva del Policlinico Gemelli di Roma e le sue condizioni sarebbero in miglioramento ma ancora gravi. Ha subito profonde lesioni alla testa e in altre parti del corpo. L’episodio episodio risale a una settimana fa, quando la squadra mobile di Viterbo era intervenuta dopo una chiamata al 113 di un testimone che passando in auto su una strada privata che dalla statale di Viterbo conduce ad una casa, aveva visto il piccolo sdraiato a terra in una pozza di sangue. Nel frattempo la madre aveva già portato il piccolo in ospedale a Viterbo, il Belcolle, ma le condizioni erano tali da richiedere il trasferimento immediato in eliambulanza al Gemelli di Roma.

Inizialmente la madre, di origine africana ma da 30 anni in Italia e sposata con un italiano, ha cercato di convincere i poliziotti che era stato solo un incidente. Tra le lacrime ha spiegato che il bimbo era sceso dall’auto per fare dei bisogni: «È stato investito, doveva fare la pipì, l’ho fatto scendere, sarei ripassata subito dopo», ma sembra inverosimile che un bimbo così piccolo possa essere stato lasciato da solo, al buio, in una strada di campagna. La polizia ha quindi sequestrato l’auto della donna e, per scrupolo, anche quella del testimone ma nessuna delle due vetture presentava segni di impatto o di trascinamento.