Vittorio Emanuele di Savoia “responsabile” per la morte di Dirk Hamer, dice la Cassazione

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Agosto 2017 - 18:05 OLTRE 6 MESI FA
Vittorio Emanuele di Savoia "responsabile" per la morte di Dirk Hamer, dice la Cassazione

Vittorio Emanuele di Savoia “responsabile” per la morte di Dirk Hamer, dice la Cassazione (Foto Ansa)

ROMA – Il fatto che i giudici francesi abbiano assolto Vittorio Emanuele di Savoia dall’accusa di omicidio volontario del giovane tedesco Dirk Hamer, “non significa però” che il principe “sia esente da responsabilità sotto ogni altro profilo, giacché  quella morte “avvenne nel corso di una sparatoria a cui partecipò Savoia, al di fuori di ogni ipotesi di legittima difesa”. Lo dice la Corte di Cassazione, che ricorda che Savoia intercettato “rese una confessione” sulla vicenda.

“Pertanto – scrive la Cassazione confermando l’assoluzione dell’ex direttore di Repubblica Ezio Mauro e di un giornalista dall’accusa di aver diffamato il Savoia definendolo ‘quello che usò con disinvoltura il fucile all’isola di Cavallo, uccidendo un uomo’ – se la conclusione, nel 1991, della vicenda giudiziaria, iniziata con l’accusa di omicidio volontario, non consentì alle autorità francesi di muovere contestazioni ad altro titolo (non è dato sapere se per il principio del ‘ne bis in idem’, o per lo spirare dei termini prescrizionali, oppure per l’irrilevanza penale della condotta), non per questo risulta illegittimo, e quindi diffamatorio, ogni collegamento” del Savoia con ‘l’incidente’ dell’isola Cavallo (18 agosto 1978) dato che “questo collegamento è pacifico nella sua materialità”.

Dunque, è espressione di opinione critica “certamente legittima” l’articolo del 13 ottobre 2007 “ove si era voluto rimarcare che la partecipazione di Savoia alle celebrazioni per la riapertura della reggia di Venaria era, stanti i trascorsi del personaggio, quantomeno inopportuna”.

Secondo la Cassazione Vittorio Emanuele di Savoia non può far leva sul diritto all’oblio, che “si deve confrontare con il diritto della collettività ad essere informata ed aggiornata sui fatti da cui dipende la formazione dei propri convincimenti, anche quando ne derivi discredito alla persona titolare di quel diritto, sicché non può dolersi Savoia della riesumazione di un fatto certamente idoneo alla formazione della pubblica opinione”, come la morte di Dirk Hamer nel 1978, tanto più che Vittorio Emanuele “è figlio dell’ultimo re d’Italia e, secondo il suo dire, erede al trono”, scrive la Corte.