“Voti troppo bassi a mia figlia”, mamma prende a schiaffi professoressa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Marzo 2023 - 10:08 OLTRE 6 MESI FA
Voti troppo bassi, foto d'archivio Ansa

(foto d’archivio Ansa)

Voti troppo bassi. Per questo la madre di un’alunna ha aggredito una professoressa. La signora, secondo i vari resoconti, ha afferrato per i capelli la docente e l’ha colpita con schiaffi al volto tra diversi insulti. Tutto è avvenuto al Classico Plinio Seniore di Castellammare di Stabia.

“Voti troppo bassi a mia figlia”, mamma prende a schiaffi professoressa. La nota del sindacato

La prof, dopo aver subito l’aggressione, si è recata in ospedale per farsi curare e ha, poi, denunciato il tutto alle forze dell’ordine.”Un episodio davvero increscioso, un’aggressione fisica sul posto di lavoro”, sottolinea una collega della docente aggredita, Valeria Longobardi, sindacalista della Flc Cgil, in una lettera inviata alla dirigente scolastica dell’istituto, Fortunella Santaniello, e alla rsu del liceo classico.

“L’aggressione della collega – aggiunge Longobardi – non è un caso isolato nella scuola del post pandemia, dove spesso si verificano episodi di violenza nelle scuole a danno dei docenti, ma anche del personale Ata. Un fenomeno in crescita, derivante da disagi economici, sociali, psicologici, specchio di una realtà sociale in cui si registra un evidente indebolimento del tessuto valoriale, una discrasia tra modelli educativi, quello scolastico da un lato e quello socio-familiare dall’altro e, soprattutto, un progressivo discredito che decenni di disinvestimento finanziario e progettuale da parte della politica hanno riversato sul sistema scolastico. Ma c’è anche un’erosione interna delle relazioni. La scuola, che dovrebbe essere comunità, è sempre più spesso lacerata tra le sue componenti (dirigenti contro docenti, famiglie alleate con i dirigenti contro i docenti o viceversa). Troppa confusione e troppa conflittualità nelle scuole. Non si può continuare così. E un danno per tutti, per i ragazzi soprattutto che questa conflittualità la percepiscono, spesso la sfruttano a proprio vantaggio, come quando due genitori non vanno d’accordo”.