Emergency: l’ospedale a Lashkar-gah è in mano alla polizia afghana

Pubblicato il 13 Aprile 2010 - 10:31 OLTRE 6 MESI FA

Il fondatore di Emergency, Gino Strada

L’ospedale di Emergency a Lashkar-gah, dove lavoravano i tre volontari della ong di Gino Strada arrestati lo scorso dieci aprile, è in mano della polizia afgana e del personale locale. Nessun operatore internazionale è operativo nella struttura sanitaria. Gli operatori di Emergency lo hanno lasciato per motivi di sicurezza e inoltre rivelano di non avere alcuna notizia dei tre colleghi arrestati. Il vicepresidente, Alessandro Bertani, afferma: «Hanno raggiunto il loro scopo».

La notizia del controllo sull’ospedale di Lashkar-gah è stata confermata dal governo afghano attraverso il Daud Ahmadi il quale ha assicurato che nel nosocomio le attività si svolgono regolarmente.

Operatori arrivati a Kabul. Questa mattina il personale internazionale dell’ospedale che ancora si trovava a Lashkar-gah, dopo l’arresto di Dell’Aira, Garatti e Pagani, ha preso un volo per Kabul diretto alle strutture di Emergency della capitale afgana. Si tratta di sei operatori, cinque italiani (di cui quattro donne) ed un indiano che sono giunti nella capitale afghana.

Dal giorno dell’arresto dei tre italiani, questi sei operatori si trovavano nelle loro case e non erano più rientrati in ospedale. Alla base della decisione, presa da Emergency d’intesa con le autorità, anche motivi di sicurezza. L’organizzazione sottolinea di non avere ancora notizie dei tre arrestati e di non sapere dove si trovano.

Vicepresidente Emergency. Alessandro Bertani, vicepresidente di Emergency, ha affermato: «Se volevano non farci più operare a Lashkar-Gan, l’obiettivo è stato raggiunto. Non abbiamo più notizie dell’ospedale. Siamo fermi alla presa in possesso delle autorità afgane di sabato scorso. Non abbiamo la responsabilità della gestione dell’ospedale e non sappiamo cosa succede lì, é stato impedito di entrare e di fare il proprio lavoro».

Per Emergency – prosegue Bertani – ciò vuol dire che «nella zona non ci sarà più un ospedale che accoglie le vittime. Ricordo che solo ieri ci sono state altre vittime a Kandahar. In questo momento, che noi non ci siamo, in quell’area non c’é più un presidio ospedaliero. Nell’ospedale lavora personale afgano ma non sappiamo cosa succede lì».

Pensate ad una chiusura della struttura? «In questo momento – risponde Bertani – stiamo solo pensando ai nostri nove operatori, quindi non solo ai tre italiani, di cui non sappiamo niente e per i quali tutti chiediamo il rispetto delle leggi afgane».

La conferma del governo afghano. Il controllo della sicurezza nell’ospedale di Emergency a Lashkar-Gah, è effettivamente stato assunto dalla polizia afghana. Lo ha confermato all’Ansa il portavoce del governo di Helmand, Daud Ahmadi. «La polizia ha in mano la sicurezza – ha precisato – e tutte le attività si svolgono normalmente, come finora è stato, in presenza del personale locale». Per quanto riguarda il fermo dei tre italiani e degli afghani, ha concluso, «le indagini continuano e non c’é nulla di nuovo».