Aumentano le retribuzioni minime di colf, badanti e baby sitter: un aumento del 9.2%. Datori di lavoro e sindacati infatti non sono riusciti a mettersi d’accordo su un’eventuale dilazione temporale degli incrementi salariali di colf, badanti e baby sitter. E per questo le retribuzioni minime dei lavoratori del settore domestico, adeguandosi all’inflazione, aumenteranno del 9,2%. Già dalla busta paga di questo mese.
Quanto sarà l’aumento?
La retribuzione minima per colf e badanti assunte a tempo pieno al massimo di orario passerà da 1.026,34 euro a 1.120,76 euro, oltre 94 euro in più al mese, a cui si aggiungerà anche l’aumento dei contributi. Portando il costo totale annuo da 17.177 a 18.752 euro, ovvero 1.575 euro in più. Diverso il discorso per colf e badanti assunte a ore. Ancora più pesante l’impatto sulle baby sitter assunte a tempo pieno (40 ore) non conviventi (livello Bs): lo stipendio minimo passerà da 1.234 a 1.348,53 euro, quasi 115 euro in più a mese. Mentre il costo totale annuo (comprensivo anche di contributi, tfr, ferie e tredicesima) subirà un incremento di 1.743 euro.
Più spese per pagare colf, badanti e baby sitter
In base a quanto previsto dall’articolo 38 del contratto nazionale, per i salari minimi del comparto è previsto un adeguamento al costo della vita secondo l’indice Istat all’80% per i salari e al 100% per le indennità di vitto alloggio e le associazioni dei datori di lavoro avevano proposto di scaglionare gli aumenti dovuti agli assistenti familiari nel corso dell’anno, in modo comunque da limitare l’impatto economico dei rincari sui budget familiari. I datori di lavoro auspicano che il governo intervenga in tempi stretti con misure concrete a sostegno delle famiglie. I sindacati vogliono invece un confronto sulle risorse del Pnrr per sostenere un settore che viene incontro alle esigenze della società.