
"Viva Turetta", la scritta in un bagno delle ragazze in un liceo di Barletta (foto da Facebook) - Blitz quotidiano
Sconcerto al liceo classico Casardi di Barletta, dove nei bagni dell’istituto sono comparse frasi sessiste, simboli nazisti e la scritta “Viva Turetta”, in riferimento a Filippo Turetta, l’assassino di Giulia Cecchettin. L’episodio è stato scoperto e denunciato da alcuni studenti dell’istituto stesso, dopo che, a causa di problemi strutturali, i bagni maschili erano stati chiusi, costringendo alcuni ragazzi a utilizzare i servizi femminili. Le scritte, vergate sulle porte e sui muri, hanno immediatamente scatenato un’ondata di indignazione.
La risposta della comunità scolastica
Francesco Strignano, rappresentante d’istituto, ha espresso la posizione degli studenti: “È una situazione che ha scosso tutti, indistintamente, ragazzi e ragazze. È un atto indegno, indegno di questo edificio e di ciò che rappresenta. […] Non si può parlare di libertà di espressione di fronte a messaggi così pericolosi”. Anche i consiglieri comunali Carmine Doronzo e Michela Diviccaro hanno denunciato l’episodio. Doronzo, ex studente del liceo, ha scritto: “Non sono ragazzate, sono segnali politici chiarissimi […] Vanno dati segnali forti. Questi rifiuti umani devono essere fermati prima che possano passare dalle parole ai fatti”.
Condanna istituzionale e reazione civile
Oggi, 8 aprile, si è tenuto un sit-in di protesta davanti all’ingresso dell’istituto. La dirigente scolastica, Serafina Ardito, ha condannato l’accaduto con decisione: “Deturpare le porte dei bagni con questi contenuti è un atto vile che offende la dignità della nostra comunità”. La preside ha anche avanzato l’ipotesi che l’autore possa essere una persona esterna, considerando che le scritte sono apparse dopo la “Notte dei licei”, evento aperto al pubblico. “Mi sento in dovere di dissociare la comunità scolastica da questo episodio orribile – ha concluso – e promuoverò incontri di sensibilizzazione contro la violenza di genere”.