Benzina, ecco come aumenta: 0,4 cent/l da 1° gennaio 2014, poi 2 cent/l da 2015

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Dicembre 2013 - 09:28 OLTRE 6 MESI FA
Benzina, ecco come aumenta: 0,4 cent/l da 1° gennaio 2014, poi 2 cent/l da 2015

Benzina, ecco come aumenta: 0,4 cent/l da 1° gennaio 2014, poi 2 cent/l da 2015 (Foto LaPresse)

ROMA – Il 1° gennaio 2014 scatterà un aumento di 0,4 centesimi di euro al litro su carburanti e lubrificanti. Poi dal 2015 arriverà l’aumento delle accise, che vale almeno 2 centesimi al litro in più su benzina e diesel, fino ad un ulteriore scatto tra 2017 e 2018. Questo il modo in cui aumenteranno i carburanti a partire dal 2014 per la mancata sanatoria delle slot machine, per poi proseguire dal 2015 a meno che non scatterà la clausola di salvaguardia.

Federico Rendina sul Sole 24 Ore spiega:

“la clausola di salvaguardia varata con il decreto del 30 novembre 2013 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 dicembre, scatterà non già ad inizio 2014 come si temeva, bensì dal primo gennaio 2015 e verrà mantenuta (intanto, salvo ulteriori proroghe in corso d’opera) fino al 15 febbraio 2016”.

Ma i mancati incassi per 645 milioni di euro dalla sanatoria delle slot-machine farà scattare aumenti su carburanti e lubrifricanti giù dal 1° gennaio 2014:

Di sicuro la mannaia sulle accise sui carburanti e sui lubrificanti scatterà già dal 1 gennaio prossimo con un primo aumento di 0,4 centesimi al litro causato dalla credit tax cinema. Poi nel biennio successivo l’anzidetta manovra anti-Imu “di salvaguardia” (il che significa, visto quel che puntualmente succede nel nostro paese, la quasi certezza che tale manovra sarà davvero attivata) che vale almeno 2 centesimi al litro in più a consumi costanti di benzina e diesel, con un ulteriore traino all’insù se dovesse proseguire la caduta complessiva del carburante venduto in Italia. Poi ancora, per il 2017 e 2018, l’ulteriore scatto (indipendente dalla possibilità che si proroghi ulteriormente quallo anti-Imu) già previsto dall’ultimo ddl stabilità per oltre 200 milioni di euro il primo anno e quasi 200 per il secondo, come fanno osservare gli analisti di Quotidiano Energia.