Sciopero dei metalmeccanici il 16 ottobre: manifestazione indetta dalla Fiom

Pubblicato il 8 Settembre 2010 - 18:02 OLTRE 6 MESI FA
landini

Maurizio Landini

La Fiom ha proclamato quattro ore di sciopero che saranno articolate a livello territoriale, entro il 16 ottobre, giorno della manifestazione nazionale organizzata a Roma. Il comitato centrale dei metalmeccanici della Cgil ha approvato la proposta presentate del segretario generale, Maurizio Landini.

Il documento ha ottenuto il 79% di voti favorevoli (92 si su 119 votanti presenti). Il restante 20% circa è andato al secondo documento presentato da Fausto Durante, esponente della minoranza interna della Fiom.

In particolare, il comitato centrale della Fiom (che si è riunito all’indomani della decisioni Federmeccanica di disdire il contratto nazionale dei metalmeccanici del 2008 firmato unitariamente da tutte le sigle sindacali e che le tute blu della Cgil considerano ancora in vigore fino al 31 dicembre 2011) ha approvato un ”pacchetto di 4 ore di sciopero che le Rsu e le Fiom territoriali dovranno articolare per realizzare assemblee nei luoghi di lavoro ed iniziative esterne di carattere pubblico”.

Inoltre la Fiom ”rivendica in ogni singola impresa la conferma dell’applicazione del contratto del 20 gennaio 2008 fino alla sua naturale scadenza e dove necessario darà corso alle più opportune azioni giuridiche”, come si legge nel documento presentato da Landini e approvato.

Ribadendo che l’atto di Federmeccanica è ”grave e irresponsabile” e sottolineando un problema di ”attacco ai diritti” che non riguarda solo i metalmeccanici, il comitato centrale della Fiom ”considera necessario che tutta la Cgil decida le forme più opportune di mobilitazione generale di tutti i lavoratori e i pensionati del Paese”. S

enza escludere, ha aggiunto Landini al termine del comitato, che si possa ”arrivare, se necessario, allo sciopero generale. La prossima settimana c’è un direttivo della Cgil, credo che debba porsi il problema”. Nel secondo documento presentato da Durante, si chiedeva, tra l’altro, a Fim e Uilm di aprire una fase negoziale per definire un nuovo contratto nazionale per i metalmeccanici, e di mettere in campo iniziative di informazione e mobilitazione.