Casapound, quel 10 per cento di nazisti ad Ostia

di Lucio Fero
Pubblicato il 6 Novembre 2017 - 12:42 OLTRE 6 MESI FA
casapound-ostia

Una manifestazione di Casapound a Ostia (foto Ansa)

ROMA – Casapound, quel 10 per cento di nazisti ad Ostia…Dieci per cento, quasi dieci per cento di voti raccolti da Casapound ad Ostia. Perché? Che significa? Cosa annuncia? Che succede? Cosa davvero è successo? E poi sono davvero voti nazi fascisti consapevoli, volutamente consapevoli di essere tali?

Casapound è un’organizzazione politica di impianto culturale e ideologico neo fascista e neo nazista. Su questo non ci piove, a Casapound non si offendono mica. Magari fanno un po’ di moine qua e là, specie sulla stampa, per non andare a sbattere di faccia contro quel po’ di antifascismo rimasto nella costituzione reale del popolo italiano. Ma non si offendono certo se li chiami con le definizioni che furono care ai loro progenitori politici. La domanda è: sono nei fascisti e nazisti anche i loro elettori, insomma quelli che li hanno votati ad Ostia?

Uno zoccolo duro dell’elettorato di Casapound certamente e scientemente è neo fascista e neo nazista, diciamo alla grossa fino all’un per cento abbondante dell’elettorato complessivo. E gli altri? A Ostia che fa 230 mila abitanti, che è una città dentro la maxi città di Roma, a Ostia dove solo un terzo dei circa 150 mila aventi diritto al voto ha davvero votato a quell’un per cento si è aggiunto un altro 8/9 per cento. Sono anche questi voti neo fascisti e neo nazisti consapevoli di esserlo?

Due tesi e circostanze per il No come risposta. La prima: l’eterna giustificazione e comprensione del disagio e rabbia sociale come causa. Ma a ben vedere questa tesi non depone per il No come risposta alla domanda se sia voto neo fascista e nazista. Depone anzi per il suo contrario, per il Sì come risposta alla domanda. I movimenti fascisti e nazisti sono sempre stati di popolo e animati dal disagio e rabbia sociale.

Seconda tesi a favore del No come risposta alla domanda: ma quale fascisti e nazisti, per Casapound hanno detto di votare le tre famiglie-clan che a Ostia hanno in mano le case popolari, il territorio, grandi e piccoli racket. L’altra volta queste famiglie avevano detto alle rispettive “aree di influenza” di votare M5S, stavolta hanno cambiato consiglio. Fascismo e nazismo c’entrano come i cavoli a merenda, a decidere e determinare quel dieci per cento sono ben altri cavoli…

La seconda tesi a favore del No non sono veri voti fascisti è più solida della prima ma non tanto solida da smontare e smentire una espressa volontà popolare. C’è una fetta di popolo, una parte di gente che nutre sentimenti e valori neo nazisti e fascisti. Ma ci fa fatica chiamare le cose con il loro nome. In fondo tutta la politica e la comunicazione recitano il mantra e obbediscono al comandamento sommo per cui popolo e gente sono sempre, sempre, sempre cosa buona e giusta. Se una parte razzola e vota neo fascista e nazista…no, non può essere vero.

E invece è vero. Ce la facciamo a dire che quelli di Alba Dorata in Grecia sono neo nazisti, non ce la facciamo a dire che quelli di Ostia sono voti neo nazisti. Schifo e disprezzo per la democrazia e per le istituzioni, questo che viene narrato come cosa che genera quel voto e lo esimerebbe quindi dalla natura di neo nazismo e fascismo consapevole, è invece la prova di quel che davvero è quel voto. Schifo e disprezzo per la democrazia e le istituzioni sono la materia prima e il dna riconoscibile di nazismi e fascismi.