Film e biografia di J.D. Salinger, leggendario autore de ”Il Giovane Holden”

Pubblicato il 1 Febbraio 2013 - 18:54| Aggiornato il 20 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK, STATI UNITI – Un film e una nuova biografia su J.D. Salinger potrebbero gettare finalmente luce su uno degli autori piu’ leggendari e misteriosi del nostro tempo. La casa editrice Simon and Schuster ha acquistato i diritti di ‘The Private War of J.D. Salinger’ (La Guerra Privata di J.D. Salinger) dello sceneggiatore-regista Shane Salerno, noto per il film ‘Shaft’ e per aver lavorato con Oliver Stone in ‘Savages’.

”Per 60 anni siamo stati indotti a pensare che Salinger fosse troppo puro, troppo complesso per essere toccato. Noi sostituiamo il mito di Salinger con quello di un essere umano straordinariamente difficile e profondamente contraddittorio”, ha spiegato Salerno.

Sia il libro, un tomo di 800 pagine scritto in collaborazione con David Schields, che il film prendono le mosse dagli anni della guerra: Salinger rimaste emotivamente ferito durante il servizio militare nel secondo conflitto mondiale, quando il suo compito era di interrogare i prigionieri.

”L’idea e’ quella di esplorare i costi dell’arte e i costi della guerra”, ha anticipato Jofie Ferrari-Adler, senior editor della casa editrice secondo cui ”si trattera’ di un’opera veramente rivelatrice che trascende la biografia letteraria per indagare sull’eredita’ piu’ vasta lasciata dal conflitto”.

In altre parole, Salinger come prisma attraverso il quale rileggere una storia personale del XX Secolo. Simon and Schuster non ha d’altro canto risposto all’interrogativo che assilla da sempre i fan dello scrittore recluso. Salinger ha lasciato manoscritti inediti alla sua morte nel 2010?

Salerno e’ all’opera da anni sul documentario che verra’ messo in onda tra un anno dalla popolare e autorevole Public Broadcasting Service (Pbs). Libro e film – ha annunciato Simon and Schuster – sono basati su oltre 150 interviste con persone che hanno lavorato direttamente con Salinger, o hanno avuto una relazione personale con lui, o sono state influenzate dal suo lavoro.

Tra questi, i colleghi di J.D. al New Yorker, la rivista degli intellettuali americani con cui Salinger collaboro’ intensamente prima dell’auto-esilio nel 1953 a Cornish, New Hampshire. Il tutto preparato con straordinarie misure di sicurezza: la troupe e chiunque fosse collegato al progetto hanno dovuto firmare un contratto di riservatezza degno della Cia per evitare fughe di notizie.

Jerome David Salinger, nato a New york nel 1919 da una famiglia della media borghesia, cominciò a scrivere novelle quando frequentava il liceo e ne pubblicò svariate nei primi anni quaranta prima di partecipare alla Seconda Guerra Mondiale. Nel 1948 la sua indimenticabile novella ”A Perfect Day for Bananafish” fu pubblicata dal New Yorker, che accolse altri suoi lavori. Nel 1951 il suo romanzo ‘The Catcher in the Rye” (Il Giovane Holden) ottenne un immediato successo popolare.

La sua descrizione dell’alienazione e della sua perdita di innocenza a New York da parte del giovane protagonista Holden Caulfied esercitò una grande influenza, soprattutto sui giovani lettori. Il romanzo continua ad essere estremamente popolare e controverso e se ne vendono 250 mila copie l’anno.

Ma il successo lo turbò perchè non voleva essere sotto le luci della ribalta. Al Giovane Holden fece seguire ”Nine Stories”, intriso di filosofie orientali, specialmente il buddhismo Zen, ed altri lavori. Agli inizi degli anni cinquanta, all’apice della popolarità, lo scrittore si ritiro nel suo eremo di Cornish rifiutando di vedere chicchessia, soprattutto giornalisti. E’ morto a 91 anni il 27 gennaio del 2010.