Berlusconi parte terza: nel nuovo che avanza lui avanza sempre ma…

di Giuseppe Turani
Pubblicato il 15 Ottobre 2017 - 05:42 OLTRE 6 MESI FA
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Berlusconi parte terza: nel nuovo che avanza lui avanza sempre ma…

ROMA – Il Berlusconi 3, a ottant’anni passati, sta sorprendendo tutti. Va alle nozze della cognata, la sorella della Pascale, e di fatto monopolizza la scena, ma è in politica che dà il meglio di sé. Senza parlare troppo, è riuscito a fare il suo accordo con Renzi sulla legge elettorale, poi si è trascinato dietro il signor Salvini e la signora Meloni. E c’è anche chi dice che sia pronto a mollarli subito dopo le elezioni, se non dovessero più essere indispensabili. Non gli sono mai stati troppo simpatici, troppo ruspanti. Per attirare a sé Salvini si è anche inventato una sciocchezza tutta da ridere, e cioè quella della doppia moneta: l’euro più una cosa farlocca, stampata e distribuita dall’Italia. E’ una cosa senza senso, ma a Salvini è bastata per saltare sul carro di Berlusconi. L’importante è portare una buona truppa di Parlamento, poi si vedrà.

L’unica sua fonte di non-felicità è la televisione. I tempi in cui gli rendeva un miliardo (di lire) al giorno (dopo le tasse) sembrano finiti per sempre e è una lotta dura stare a galla. Il nuovo avanza, ci sono  le nuove tecnologie e c’è il bretone Bolloré che ha più soldi di lui e che è un osso duro.

Ma è fiducioso di riuscire a salvare tutto, alla fine, con la politica. Lo scenario, per lui, non è mai stato così roseo, da moltissimi anni: è stato buttato fuori dal Senato e cacciato dai Cavalieri del lavoro (proprio lui che tutti chiamavano “il Cavaliere”).

Oggi infatti Berlusconi ha davanti due possibilità. La prima, e sarebbe la più clamorosa, è che la sua nota abilità in campagna elettorale (alla quale parteciperà alla grande, anche se non può essere in lista) riesca a portare il suo cartello a piazzarsi persino davanti alla coalizione del Pd di Renzi. In questo caso toccherebbe a lui distribuire le carte per fare il prossimo governo. Se poi dovesse prendere tantissimi voti, di fatto avrebbe in mano il prossimo governo.

La seconda possibilità è che non arrivi a tanto, ma che si piazzi comunque bene. In quel caso, la strada obbligata sarebbe quella di un governo di coalizione con il Pd di Renzi. In questo caso, magari, dovrà lasciare la guida del governo al segretario del Pd, ma avrà comunque buoni posti e molta voce in capitolo.

Insomma, il Cavaliere è tornato a Cavallo. Comunque vadano le cose, la prossima legislatura si annuncia molto buona per lui. Chi sperava di essersene liberato per sempre dovrà aspettare ancora un po’.