Lavrov, lezione di storia, civiltà e cultura dell’Occidente dominano non da 500 ma da 2.500 anni

Lavrov, lezione di storia, l'Occidente domina non da 500 ma da 2.500 anni, ma lui concepisce solo la tirannia asiatica ed il dominio delle armi.

di Gianni Pardo
Pubblicato il 17 Dicembre 2023 - 08:47
Lavrov, lezione di storia, civiltà e cultura dell'Occidente dominano non da 500 ma da 2.500 anni

Lavrov, lezione di storia, civiltà e cultura dell’Occidente dominano non da 500 ma da 2.500 anni

Sergey Lavrov, ministro degli esteri russo, ha detto: «Il dominio dell’Occidente, durato  500 anni, sta per finire».

A Lavrov si potrebbero dare due consigli: non posare a profeta, perché la maggior parte ha fatto una brutta fine; e soprattutto studiare storia.

Questa dimostra che certamente, da principio, le civiltà più evolute sono state, a sud, l’Egitto, e ad est quelle del Medio Oriente, fino alla Persia. Ma, se vogliamo scegliere una data in cui questa preminenza sia culturale sia militare è terminata, potremmo citare il 490 a.C., l’anno della battaglia di Maratona. 

Quel giorno l’Est non poteva che vincere, e perse. Non solo da allora la civiltà greca dette la forma al mondo nel quale viviamo, ma a poco a poco salì in cielo l’astro di Roma e, come dicono i commentatori calcistici, non ce ne fu più per nessuno.

È da quel tempo che data il dominio dell’Occidente. Un dominio neppure interrotto dalla caduta dell’Impero Romano, perché per secoli e secoli tutta la civiltà occidentale ruotò intorno alle istituzioni di Roma, più o meno copiandole, più o meno ribattezzandole, ma sempre levandosi il cappello dinanzi a Roma. 

È questo che Lavrov, da russo, non capisce. Non si domina soltanto con le armi, si domina con la civiltà. E quella di Roma è stata una tale civiltà che non soltanto non è mai morta, ma è viva ancora oggi ed ha dato forma al mondo.

Basta vedere la diffusione dell’alfabeto latino rispetto a tutti gli altri. Dunque non soltanto per 500 anni, ma per oltre duemila l’Occidente ha dominato l’Eurasia e poi il mondo. E non rischia certo di smettere perché tutti gli uomini civili, che lo sappiano o no, sono greci e romani.

Forse questi concetti sono difficili da comprendere per un russo, perché la sua civiltà periferica, che pure ha avuto geni in musica e in letteratura, non comprende nulla di storia. Concepisce solo la tirannia asiatica ed il dominio delle armi.  

da Italia Oggi