Non esaltiamoci troppo, la Spagna cresce + 3.1, l’area euro di 1.9, senza riforme si torna indietro

di Giuseppe Turani
Pubblicato il 25 Luglio 2017 - 07:53 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’Fmi rialza le stime 2017 sull’Italia, ma la crescita del prossimo anno torna all’1%. Troppo bassa, senza riforme si torna indietro. Questo articolo di Giuseppe Turani è apparso anche sul sito Uomini & Business, con il titolo “L’Italia balla una sola Estate”.

Siamo alle solite. Anche il Fondo monetario internazionale rialza le stime 2017 della crescita italiana. E ci assegna l’1,3 per cento, in linea con le altre stime già uscite. E questo genera una certa soddisfazione. Tutti trascurano però di notare il numero che viene appena dopo: la crescita del 2018, che cade di nuovo all’1 per cento. In sostanza, l’Italia balla una sola estate.

E nemmeno con tanto vigore, visto che nello stesso periodo l’euro area va su dell’1,9 per cento, la Spagna del 3,1, la Germania dell’1,8 e la Francia di Macron (in ritardo come l’Italia sulle riforme) solo dell’1,5 per cento.

Questi pochi numeri confermano una tesi qui avanzata più volte. Nella ripresa italiana contano certamente le cose già fatte, ma contano molto di più la buona situazione della congiuntura internazionale e i tassi bassi di Mario Draghi.

Non appena la congiuntura europea china il capo, l’Italia torna di corsa alla sua crescita standard dell’1 per cento. Una crescita che è troppo bassa per qualsiasi cosa: tanto per riassorbire i disoccupati quanto per far scendere il rapporto debito/pil.

In sostanza, l’Italia, se vuole crescere di più (come deve e può) deve andare avanti con le riforme. Non esiste altra strada.